venerdì 17 luglio 2015

All'arrembaggio come i pirati su barche fatte di lattine di birra

Una giornata da capitan Jack Sparrow, solo con galeoni in forma ridotta e... fatti di lattine. Non fra i "Pirati dei Caraibi", ma a Darwin, Australia, dove ogni anno prende il via una regata riservata ad imbarcazioni realizzate appunto con contenitori in alluminio (birra per lo più, ma i maghi del fai-da-te spaziano con l'estro liberamente). 


Una cosa seria, comunque (se così si può dire): rigorosi presidi di salvataggio, kit per difendersi dai coccodrilli persino, fra le dotazioni. Eppure, non una regata "classica", il risvolto piratesco non è mancato: a metà, gli equipaggi sono andati all'arrembaggio l'uno dell'altro con pistole ad acqua e bombe d'acqua.

martedì 14 luglio 2015

Birra in casa al Polo Sud: ricercatore sorpreso e messo alla gogna

Allora, immaginate d'aver coronato un sogno precluso a molti, vale a dire fare un lavoro per il quale avete studiato e che vi piace. Il ricercatore scientifico, per esempio. Ma in un posto magari un "tantino" meno accogliente rispetto a una metropoli o a un luogo di villeggiatura alla moda. L'Antardide, per esempio.

Ora, immaginatevi lì fra ampolle, provette e macchinari vari, fuori un freddo polare (è proprio il caso di dirlo) e praticamente il nulla bianco attorno: altro che due passi fino al pub più vicino... Ah, mettete anche che, magari, di chimica e biologia "qualcosina" ci capite pure.


Nel vostro tempo libero non vi mettereste a fare la birra? E' esattamente quello che ha fatto uno dei 3200 ricercatori che ogni anno lavorano nelle stazioni di ricerca Usa in Antartide. Peccato che sia stato colto in flagrante da un inflessibile ispettore della National Science Foundation, che l'ha sorpreso con una sfilza di birre sotto al tavolo del suo laboratorio.

Apriti cielo. Un peccato capitale tale da "violare la politica del programma contro la presenza di alcol sui luoghi di lavoro". Ridicolo poi il fatto che il blitz sia nato dalla "soffiata" di un collega ricercatore precario, che evidentemente rosicava... 

Ad ogni modo dall'Nsf l'hanno messa giù dura, stigmatizzando la gestione "lassista" nelle basi di ricerca Usa al Polo Sud: "Test con l'etilometro sono raramente somministrati per determinare se i dipendenti sono intossicati. Il consumo di alcol è in grado di creare un comportamento imprevedibile, che porta a scontri e atti osceni". Praticamente laboratori di ricerca antartici come nel film "Animal House", insomma... ma per piacere.

domenica 5 luglio 2015

Stramberie birrarie: sempre nuovi modi per stappare una bottiglia


I carpentieri svizzeri e il trucco per aprire contemporaneamente cinque bottiglie di birra con altrettanti... righelli.


Bene, ma non è finita. Quest'altro invece s'è inventato una maniera ancor più stramba per aprire una bottiglia, ma non ve lo incorporo... se proprio siete curiosi andate a vedervelo QUI.

sabato 4 luglio 2015

Marketing: Google e birrificio canadese, matrimonio... nel frigo

Cosa non si fa per una birra. Per esempio, mettersi in fila davanti a un frigorifero spuntato all'improvviso in mezzo a una strada e "scassinarlo" (per arrivare a un bottino di lattine fresche) azzeccando un'insolita "combinazione": pronunciare "Io sono canadese" in almeno sei lingue diverse (anche in italiano, perché no). 


L'idea è simpatica, non così eccezionale, ma comunque da registrare quanto meno per l'inedita partnership d'eccezione - in occasione della festa nazionale canadese del primo luglio, nascita dello Stato nel 1867 - fra il produttore Molson e niente meno che Google, che ha messo a disposizione la tecnologia del suo famoso servizio Translate.


giovedì 2 luglio 2015

Ribollite riflessioni semantiche: dalla "falsa" birra artigianale alle feste "della" birra

Periodo un po' intenso. La calura frena un po' il blog. Oggi nessuna BirraNotizia, perdonerete solo qualche ribollita riflessione semantica ispirata dalla temperatura...

Della birra con "artigianale" in etichetta - invece prodotta da un birrificio industriale - sequestrata dai "rangers" nelle Marche (ma perchè poi la Forestale??) s'è molto dibattuto. Al di là del fatto in sè, soprattutto per provare (invano) a definire il termine "artigianale" (improprio, impreciso, approssimativo... ma al momento senza rivali in grado di fare di meglio). La battuta che più m'è piaciuta, fra le tante lette sulla Rete? "Parlare di 'falsa' birra artigianale è come dire di essere andati in vacanza sull'isola che non c'è".


E le "Feste della birra" estive? Il più delle volte feste "con" la birra, semmai... assumendo il fatto che parlare di festa "della" evochi (almeno in me) uno scenario ideale di tripudi e celebrazioni per la bevanda (e per chi la ama). E invece, in genere, quattro tipi di spine, magari neppure altrettanti stili diversi, birre ad alta fermentazione quasi per caso, la "rossa", la "doppio malto" e via dicendo. 

Chi ha tenuto ad apporre una "aggiunta", specificando "Festa della birra artigianale" s'è evidentemente autoconvinto - per deduzione - di spassarsela per un weekend su un'isola quindi del tutto illusoria... Dura oggi promuovere la cultura brassicola. Paradossalmente forse ancora di più.