venerdì 28 agosto 2015

Pubblicità: vietato dire che la birra è "digeribile"

Che nella pubblicità dei prodotti alimentari si possano veicolare solo informazioni del tutto accertate (del tipo "Ricco di vitamine", "Basso contenuto di zucchero", "Basso contenuto di grassi"), sembrerebbe un principio scontato. Ma la Corte Distrettuale di Ravensburg, in Germania, ha deciso a questo proposito di bacchettare la fabbrica di birra Härle, a Leutkirch, per una definizione controversa.

Alla birra si può accostare l'aggettivo "digeribile"? Questa la vexata quaestio. Ebbene, la Corte tedesca ha stabilito di no. La tesi è che uno slogan pubblicitario di questo tipo possa aver insito un messaggio ingannevole, che faccia insomma pensare a un qualche miglioramento dello stato di salute tale da incentivare il consumo d'alcol. Una sorte che in precedenza era per la cronaca toccata anche al vino.

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