mercoledì 8 aprile 2015

La storia della birra italiana raccontata col linguaggio del collezionismo

I riflettori sul passato brassicolo del Triveneto – e non solo – raddoppiano, alla Fiera di Santa Lucia di Piave (dal 10 al 26 aprile). Venerdì 17, nel secondo dei tre weekend di programmazione, la Fiera della birra artigianale, quarta edizione, oltre alla conferenza del decano Tullio Zangrando, vedrà anche l'inaugurazione di una mostra senza precedenti, dedicata alla storia della birra raccontata attraverso un “codice” narrativo davvero particolare: il collezionismo.


Un viaggio nel tempo per immagini e souvenir, fra bicchieri e sottobicchieri, targhe e lattine, locandine ed etichette, il tutto a firma di Michele Airoldi, raccoglitore di piccoli tesori praticamente da sempre (“Collezionisti si nasce e non si diventa”, ama precisare) e soprattutto storico, autore, fra gli altri, del volume “Antiche birrerie italiane” (una delle poche pubblicazioni sul passato delle birrerie, nell'oceano di volumi dedicati alla birra nel panorama editoriale nazionale).

Un fil rouge che muove i primi passi dal 1829, con la nascita della prima birreria tricolore, la Wurher, e che poi si articola fra Pedavena e Peroni, passando per Zimmermann e Menabrea,  Forst e  Moretti, Dreher e Wunster, Poretti e Itala Pilsen (sono in tutto undici i marchi nati oltre un secolo fa tutt’ora presenti sul mercato). Un'avventura letteraria ed “antologica” che ha portato l'autore 77enne da oltre vent'anni di Mogliano di Treviso (ma brianzolo doc) in trasmissioni televisive e radiofoniche, oltre a innumerevoli fiere.

Secondo il curatore, una mostra insomma "tutta da vedere e comprendere tramite locandine che illustrano la storia di oggetti pubblicitari: dalla lattina al sottobicchiere, dal calendario perpetuo all’etichetta, all'insegna". E ancora, carte intestate (e relative buste), perfino un menù degli anni Trenta. "Oggetti che abbracciano circa sessant’anni di  storia - ha spiegato Airoldi - Si va dai primi del novecento fino agli anni 60. E’ il periodo in cui l’oggettistica pubblicitaria viene realizzata con una cura particolare che non si riscontrerà più negli anni a venire”.

Una passione quella del birrofilo, sospesa fra storia e collezionismo, che affonda le radici all'alba degli anni Ottanta, con la fondazione della sezione Lombardia del Club di collezionisti di lattine da birra “Il barattolo” (nel 1982 il primo storico Raduno Nazionale a Monza) e che – con la complicità della moglie Francesca - non s'è mai fermata, dapprima con una predilezione per le lattine, poi per i bicchieri pubblicitari di una volta, spaziando poi per l'intero scibile del merchandising brassicolo, sottobicchieri e spille compresi.

 QUI IL SITO DI MICHELE AIROLDI

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