venerdì 20 marzo 2015

In Brianza la protesta contro l'aumento dell'accisa si tinge di verde... “padano”

Mentre a Roma, due giorni fa, davanti a Montecitorio, al grido di "#rivogliolamiabirra, oggi 1 sorso su 2 se lo beve il fisco" è scesa in piazza l'Associazione degli Industriali della Birra e del Malto (e prima ancora su Facebook gli homebrewers avevano lanciato la provocatoria cotta collettiva “Accisa Nera” targata Accademia delle birre), in Brianza la protesta contro l'aumento dell'accisa si tinge di verde... “padano”.

Contro l'inesorabile progressivo aumento della tassazione sulla produzione di birra degli ultimi anni - l'ultimo balzello dal primo gennaio - il locale movimento giovanile della Lega Nord (i “Giovani padani”, appunto) ha organizzato un “beer-mob” proprio nel paese natale del famoso Alberto da Giussano, fra le ondulature della Brianza più verde, sia paesaggisticamente che politicamente.


Il nesso l'ha dato un birrificio artigianale - “BrianzaBeer”, sede legale due passi più in là nella vicina Triuggio, anche se produce come beerfirm nei capaci impianti Hibu a Bernareggio - che al protagonista della battaglia di Legnano del 1176 contro il Barbarossa (quella del Carroccio e della Lega Lombarda che avrebbero poi ispirato il movimento politico da Bossi a Salvini) ha dedicato persino una delle proprie creazioni (la pils "Albert de Giussan") e che al timone vede come birraio indubitabilmente un personaggio, ovvero Paolo Casiraghi (sorta di “Braveheart” brianzolo brassicolo, eccolo su Youtube), che rifugge la moda delle luppolatissime IPA e APA e non fa mistero di essere “orgogliosamente anti-americano, completamente europeo e, più precisamente, padano”.

E così oggi in un locale del paese si svolgerà il primo “Albert de Giussan Party”: durante la serata verranno presentate iniziative dei giovani lumbard made in Brianza “a sostegno dei produttori di birre tartassati dalle accise che gravano sulla birra”.

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