giovedì 16 gennaio 2014

Brianza, un anno da incorniciare per il birrificio Menaresta

In Brianza ormai sono loro a «dettar legge». Nel 2013 hanno già vinto il premio «Birra dell'Anno Unionbirrai» e conquistato il terzo posto assoluto all'«Italian beer festival» di Milano. Ora Enrico Dosoli e Marco Valeriani del birrificio caratese Menaresta hanno messo nel palmares anche l’ottavo piazzamento nel premio '«Birraio dell'anno», sorta di «pallone d'oro» dei campioni del luppolo promosso dal magazine Fermento Birra. 


Un premio meno «istituzionale» e più goliardico, ma molto apprezzato dai produttori di birra artigianale di tutto lo Stivale. Enrico e Marco (con il resto dello staff: il socio Marco Rubelli, Rosa Valdes e Marco Mingozzi) sono comunque in buona compagnia, a livello regionale. Il «Birraio dell’anno» è infatti Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di Marnate (Va), ma nella top ten ci sono anche il 1) Birrificio Lambrate di Milano e il Birrificio Italiano di Limido Comasco. 

Questa volta, ad esser rimasti fuori dalla top ten invece gli aficionados del Convento Carrobiolo di Monza.E quindi al Menaresta, nell’ex Formenti (storica area industriale oggi riqualificata), hanno stappato e brindato, ovviamente non a base di champagne, ma con una delle loro birre speciali, come la pluripremiata «Due di picche».

 «E’ un ottimo momento per la birra artigianale - ha confidato Enrico Dosoli - In Lombardia c’è un bel movimento, ma l’aspetto più edificante è il fatto che bene o male ci conosciamo tutti e lo scambio di esperienze è continuo e stimolante. Si cresce, ma si cresce tutti insieme».Anche una buona dose di modestia insomma per un birrificio che ormai «fa scuola» e che non disdegna di attribuire nomi alle proprie specialità artigianali in omaggio alla cultura e alla tradizione locale (ci sono ad esempio «Bevera», «Pan-negar» e «Scighera»).

Daniele Pirola per il Giornale di Carate

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