mercoledì 30 novembre 2011

La Terra vista da una lattina: la prima birra in orbita


Due ragazzi americani, Danny e Rich, raccontano il loro esperimento: mandare in orbita una lattina di birra con un pallone aerostatico. Tutto documentato da questo video, pubblicato anche dal Daily Mail. Quando il pallone si rompe la lattina va in caduta libera. La telecamera montata sulla birra riprende tutto, fino all'impatto con il suolo a 60 miglia dal punto di partenza

Christmas beer festival a Imbersago (Lc)

Per una volta, a due passi da casa... E.S.




9 - 10 - 11 dicembre 2011
Area Polifunzionale Imbersago

Programma

Venerdì 9 Dicembre
Ore 19:00
Apertura degli stand di degustazione

Ore 19:30
Cena con birre in abbinamento: per chi lo desidera è possibile cenare su prenotazione con un menù nel quale sarà protagonista la birra e che verrà pubblicato nell'apposita sezione di questo sito. La cucina e gli stand di degustazione rimarranno comunque aperti anche per chi non volesse prendere parte alla cena.

Sabato 10 Dicembre
Ore 16:00
Apertura degli stand di degustazione

Ore 19:30
"La Stincata". Oltre alle abituali preparazioni della cucina sarà possibile cenare con un piatto unico ad un prezzo speciale: stinco alla birra, crauti, patate fritte, birra alla spina a scelta, bicchiere della manifestazione il tutto a soli € 15.00.

Domenica 11 Dicembre
Ore 11:30
apertura degli stand di degustazione

Ore 12:00
pranzo con birre in abbinamento: solo su prenotazione sarà possibile pranzare con un menù nel quale sarà protagonista la birra e che verrà pubblicato nell'apposita sezione di questo sito.

Ore 16:00
riapertura degli stand di degustazione

martedì 29 novembre 2011

Lecco: feste della birra presto fuorilegge

Niente promozioni di bevande alcoliche stile: bevi tre paghi due, bandite anche le feste della birra o del vino, spazio invece a cocktails e birre analcoliche. Queste alcune delle indicazioni che spiccano tra le 12 presenti nell’atto di indirizzo che giovedì scorso il Presidente della Confcommercio di Lecco Giuseppe Ciresa, a nome dell’associazione, ha chiesto di recepire nell’incontro che si è tenuto in Prefettura alla presenza del Prefetto Marco Valentini.
L’atto di indirizzo è stato elaborato dal Tavolo Tecnico per la Sicurezza Stradale istituito nell’ambito della Conferenza Permanente e già condiviso, prima dell’estate, dalle Amministrazioni locali competenti a rilasciare i provvedimenti autorizzativi delle manifestazioni e degli eventi in cui è prevista la somministrazione di sostanze alcoliche.
Dodici le indicazioni preventive rivolte a tutti gli esercenti che somministrano bevande alcoliche e a coloro che organizzano feste di vario tipo. Quindi:  1- Evitare nella denominazione e pubblicizzazione della manifestazioni e/o feste l’utilizzo di titoli o immagini che richiamino prodotti alcolici (es., festa della birra, festa del vino); 2-Promuovere i drinks e cocktail analcolici, ad esempio con un prezzo vantaggioso rispetto agli alcolici o con forme accattivanti di pubblicizzazione; 3- Garantire una corretta e idonea informazione sulla natura alcolica o analcolica dei cocktail offerti; 4-Prevedere l’offerta di “ birra analcolica”, in modo da assicurare un’alternativa al consumo di alcol; 5- Favorire la possibilità di scelta tra dosaggi differenziati nella quantità (es.: birra da 25 cc, vino al bicchiere); 6- Evitare incentivi commerciali finalizzati ad incrementare il consumo di bevande alcoliche (es.: quote fisse per bere, sconti cumulativi 3×2, giochi alcolici); 7- Prevedere la possibilità di consumo di bibite analcoliche e di acqua; 8- Curare la comunicazione mediante messaggi chiari e ripetuti da parte dei dj, gruppi musicali e/o testimonial sui rischi derivanti dall’abuso di alcol, in particolare correlati alla guida; 9- Controllare gli ingressi, evitando l’introduzione di alcolici dall’esterno; 10-Cessare la somministrazione di alcolici almeno un’ora prima della fine dell’evento, dandone preventiva comunicazione; 11- Prevedere una zona di relax ove sia possibile “stemperare” l’eventuale stato di ebbrezza alcolica per evitare che il soggetto si ponga subito alla guida. 12- Condividere azioni di prevenzione nell’ambito della manifestazione, favorendo l’attuazione di iniziative mirate alla conoscenza del rischio (es. unità mobile, misurazioni alcolemia, distribuzione di materiale informativo).

lecconotizie.com

Svizzera, birra a minorenni: esercente beccato

Alcool ai minori: blitz nei distributori

La Croce blu di Zurigo, su mandato dell'Unione petrolifera svizzera, sta effettuando dei controlli nel Mendrisiotto

La Croce Blu di Zurigo, su mandato dell’Unione petrolifera svizzera, ha effettuato dei controlli a sorpresa presso alcuni negozi annessi a distributori di carburante del Mendrisiotto. Questi controlli sono serviti a verificare se nei negozi venisse o meno venduto alcool ai minorenni. Lo riferisce il Corriere del Ticino.

Le modalità del controllo non sono però piaciute molto ai gestori dei distributori. Come racconta uno di loro, due persone sono arrivate a bordo di un’utilitaria, la quale è stata parcheggiata lontano dal negozio.

Uno di loro è sceso ed è entrato. All’apparenza, secondo il gestore, questa persone poteva avere 19-20 anni. Dopo essersi guardato attorno ha preso una lattina di birra e l’ha pagata ed è uscito. In seguito è entrata un’altra persona, la quale si è presentata e ha reso noto il mandato conferito dalla Croce blu, contestando al gestore il fatto che il ragazzo che ha acquistato la birra aveva solo 15 anni e che si sarebbe dovuto chiedere il documento di identità.

ticinonews.ch

domenica 27 novembre 2011

I cinque musei della birra più famosi: DUBLINO




foto

La birra Guinness a Dublino, in Irlanda


La St. James Gate Brewery, casa della Guinness Storehouse, è in pratica "la mecca" del mondo della birra. Il magazzino non è in realtà un tour di una fabbrica di birra in senso stretto, ma è nel cuore del grande complesso Guinness, che continua a sfornare la sua famosa birra stout tutti i giorni, e lo fa dal lontano 1759. I visitatori imparano molto sul processo di produzione della birra e in particolare come viene creata la Guinness, anche se il tour non passa effettivamente attraverso una zona dove viene prodotta la birra. Il tour offre comunque sei diversi piani di esposizioni interattive e interessanti mostre tra cui visualizzazioni che educano le persone al consumo responsabile e al problema del bere e guidare un automobile.


ilturista.info

sabato 26 novembre 2011

I cinque musei della birra più famosi: JAMAICA


Jamaica - Red Stripe



Red Stripe beer, in Giamaica
La marca di birra denominata Red Stripe è un vero culto in Giamaica, al pari di Bob Marley e il piatto tipico dell'ackee (un frutto tropicale) servito con il baccalà. La birreria non offre molte attrazioni o mostre come gli altri precedenti siti, ma i fan di questa gustosa birra giamaicana vengono qui a mò di pellegrinaggio, e poi niente di meglio che una fredda birra gustata nel torrido clima della Giamaica. La prima Red Stripe fu prodotta nel birrificio Surrey nel 1928, ma con gradazione che era troppo pesante per soddisfare le preferenze locali. La formulazione attuale di questa birra fu proposta nel 1938, e fu subito un grande successo.



ilturista.info

venerdì 25 novembre 2011

La nuova birra danese si chiama “Stronzo”

La nuova birra danese si chiama “Stronzo”
Purtroppo non è uno scherzo e non so se la casa produttrice sia consapevole dell’effetto comico che questo nome può generare in altri Paesi. Anche se all’inizio pensavo si trattasse di una bufala, ora ne ho la certezza: la birra “Stronzo” esiste davvero!
La nuova birra danese si chiama “Stronzo”
C’è anche un’ampissima scelta quindi non possiamo davvero lamentarci di questo nuovo prodotto lanciato nel mercato danese per la gioia di tutti gli amanti della “bionda”. La "Beer with an attitude" (questo lo slogan) è disponibile nella versione "Golden Stronzo" (Stronzo d'oro), "Brown Stronzo" (Stronzo marrore), e molto altro. C'è anche la Stronzo natalizia (Stronzo Julebryg) chiamata "Golden Santa".
La nuova birra danese si chiama “Stronzo”

paperblog.com




Badante abbandona anziano e s'ubriaca con la birra

Party Fails - Those Beers Weren't Hers...


(Adnkronos) - Invece di accudire l'uomo di 88 anni che le era stato affidato, si e' ubriacata in salotto con delle bottiglie di birra. E' successo in un'abitazione di Firenze, protagonista una badante peruviana di 39 anni. La donna ha iniziato a gridare frasi senza senso. Un inquilino del palazzo ha avvertito il figlio dell'anziano, che e' accorso, sincerandosi delle condizioni del padre. Nel frattempo la peruviana ha continuato a dare in escandescenze, e per riportarla alla calma sono dovuti intervenire i sanitari e la polizia, che hanno denunciato la badante per abbandono di persona incapace. La donna ha riferito che l'alcol la aiuta a superare una fase difficile che sta attraversando.

libero-news.it

I cinque musei della birra più famosi: COPENHAGEN

carlsberg brewery copenhagen


Carlsberg Brewery, a Copenhagen in Danimarca
Fondata nel 1847, quella della Carlsberg è una delle più antiche fabbriche di birra della regione nordica, con una storia impressionante e coinvolgente. La visita alla Carlsberg Brewerysi concentra sulla storia affascinante di Carlsberg e la sua birra di fama mondiale. I visitatori possono godere di una esposizione davvero unica e mostre interattive che li porteranno in un viaggio attraverso la più grande collezione al mondo di bottiglie di birra. Il tour include anche le scuderie e i grandi cavalli da tiro dello Jutland, che riportano ai tempi passati, quando la birra veniva consegnata dai tipici da barrocci trainati da questi robusti cavalli. Nel giardino delle sculture, i visitatori possono vedere una piccola parte della collezione di Carl Jacobsen, tra cui anche un'opera di Rodin e una piccola versione della Sirenetta, del 1937.



ilturista.info

giovedì 24 novembre 2011

Barroso loda l'industria della birra



(IMMEDIAPRESS) Brewers of Europe: Il presidente Barroso accoglie la risposta dell’industria della birra alle sfide economiche dell’UE BRUXELLES, November 23, 2011 /PRNewswire/ -- "Vorrei lodare gli sforzi fatti dal vostro settore per aver introdotto voi stessi regolamentazioni volte a promuovere una pubblicità responsabile della birra in tutta Europa", ha detto Barroso. "Iniziative come queste volte ad un coinvolgimento attivo delle rappresentanze industriali sono un eccellente esempio da seguire." 

Il settore birrario europeo conta circa 2 milioni di posti di lavoro e contribuisce all’economia in termini di tasse per un valore pari a 50 miliardi di Euro. Tuttavia esso si trova ad affrontare sfide difficili ora che l’economia rischia un’ulteriore recessione. È quanto detto dai principali quadri dirigenziali riuniti insieme ai responsabili delle politiche del settore ed ai media al galà. 

Durante una sessione del dibattito i birrai e i responsabili delle politiche sono stati invitati a discutere sulle sfide alle quali il settore va incontro, includendo questioni economiche, di tassazione e di commercio, produzione e consumazione sostenibile, aumento delle tasse e riduzione delle comunicazioni commerciali. 

Il Direttore Generale di SABMiller Europa, Alan Clark ha dichiarato: "Il settore della birra è per il momento sopravvissuto alla tempesta ma i responsabili delle politiche devono essere coscienti dell’impatto che un’ulteriore recessione economica, combinata con un drastico aumento delle tasse, possa causare". 

Comunicato stampa: http://www.brewersofeurope.org/asp/publications/index.asp 

I cinque musei della birra più famosi: AMSTERDAM

L'Heineken Experience, ad Amsterdam nei Paesi Bassi
Secondo alcuni è il museo della birra più famoso del pianeta, e il luogo ideale dove provare il gusto di una buona birra. L'Heineken Experience è un punto di riferimento molto popolare ad Amsterdam. La visita della fabbrica di birra è un “must” per i visitatori, tenete conto che il percorso dura circa 1,5 ore. I turisti imparano tutto sulla storia della famiglia Heineken, che iniziò la sua produzione nel 1863. Inoltre la visita, che vi farà scoprire gli angoli più riposti della produzione di birra, vengono mostrati in modo davvero divertente.


ilturista.info

mercoledì 23 novembre 2011

Peroni: sostenibilità ambientale in dieci mosse

Birra Peroni ha reso noto gli obiettivi raggiunti nel campo dello sviluppo sostenibile nel primo Bilancio di Sostenibilità.   


Birra Peroni Pubbl.JPG (14385 byte)
Per Birra Peroni l'impegno verso la sostenibilità si articola in 10 Priorità, inerenti alle tematiche ambientali, sociali ed economiche più rilevanti per il business e le esigenze degli stakeholder di riferimento dell'azienda. Tra queste Birra Peroni ne ha individuate tre su cui si focalizza, concentrandosi principalmente sulla promozione del consumo responsabile, la tutela dell'ambiente e il sostegno alle comunità nelle quali opera. Il Bilancio di Sostenibilità comprende, inoltre, tutta una serie di iniziative concrete che vanno dalla ottimizzazione del packaging, al supporto ai fornitori locali per l'approvvigionamento di materie di prima qualità, fino alla trasparenza ed etica che devono caratterizzare l'agire del Gruppo nonché della tutela dei propri dipendenti.   
Dal punto di vista dell'impegno ambientale le iniziative intraprese dall'azienda nell'ambito del consumo di acqua hanno permesso di raggiungere livelli di eccellenza ed un trend costante di riduzione delle risorse idriche nei propri stabilimenti passando dai 7.4 litri del 2001 agli attuali 4.19 litri: l'azienda ha come obiettivo quello di ridurre del 25% il suo consumo di acqua entro il 2015. Inoltre, sul fronte dell'ottimizzazione del processo produttivo, è stato minimizzato il consumo di energia e ridotte le emissioni di CO2 dirette ed indirette: l'azienda ha come obiettivo di ridurre del 50%  le proprie emissioni di CO2. Tutti gli stabilimenti di Birra Peroni sono  certificati ISO 14001
Il Bilancio di Sostenibilità è stato sviluppato seguendo le linee guida del Global Reporting Initiative(GRI), modello universalmente accettato per misurare le performance economiche, sociali e ambientali di un'organizzazione al fine di valutare e monitorare i progressi e gli obiettivi raggiunti.



greencity.it

I cinque musei della birra più famosi: GIAPPONE



In teoria chi si reca in Giappone si aspetta di tutto, tranne che trovare delle buone birre, ma in realtà qui c'è una tradizione pluri secolare! La Birra di Sapporo è una delle marche più antiche e popolari del Giappone, dato che la sua produzione è inizata qui fin dal 1877, ed ora è esportata e venduta in tutto il mondo. Qui, nel territorio della Prefettura di Hokkaido la vecchia fabbrica è divenuto Patrimonio della birra, ospitando il Museo della Birra di Sapporoche ha aperto i battenti nel 1987. Il museo accoglie oltre 150.000 visitatori ogni anno e le sue mostre, comprese le degustazioni di birra, e il suo biergarten (giardino della birra) sono una popolare attrazione della città che ha anche ospitato le Olimpiadi Invernali nel 1972.


ilturista.info

martedì 22 novembre 2011

ALCOL E SALUTE, LA SCIENZA “BACCHETTA” L’OMS

Non ci siamo. Scuotono la testa i membri del Forum internazionale per la ricerca sull’alcolmentre passano in rassegna il report su alcol e salute rilasciato appena qualche giorno fa dall’Organizzazione mondiale della sanità. Storcono il naso davanti ad affermazioni lapidarie, che non lasciano spazio a interpretazioni complessive. 

Dal rapporto, che appare come un processo intentato contro l’alcol dall’organismo internazionale, il consumo di alcol esce con le ossa rotte. Nessun accenno ai benefici, che invece vengono sostenuti dagli scienziati del Forum pronti a iscriversi nella lista dei testimoni e a portare le proprie tesi al banco. Dati su milioni di persone buttati alle ortiche, sostengono gli scienziati, come se nulla, in questi ultimi anni, fosse accaduto. Per gli esperti mondiali dell’Oms invece i danni sociali causati dall’alcol offuscano qualsiasi altra considerazione. 

Ma il Forum coordinato da Curtis Ellison, ricercatore della Harvard University di Boston, non ha mostrato di accusare il colpo. E risponde punto per punto alle osservazioni dell’Oms stilando un documento argomentato in cui si prendono le distanze da un atteggiamento non solo anti-scientifico ma che si avvicina decisamente al fronte più estremista del neo-proibizionismo. 



birrainforma.it

AssoBirra, Ad Carlsberg nuovo Presidente


Alberto Frausin
Alberto Frausin

Alberto Frausin, amministratore delegato di Carlsberg Italia, è il nuovo presidente di AssoBirra, l'Associazione degli industriali della birra e del malto. Frausin è stato eletto all'unanimità dall'assemblea dei soci riunitasi a Roma. Già membro del Consiglio direttivo dell'Associazione, Frausin subentra a Piero Perron che ha ricoperto l'incarico per tre mandati, dal 2005 ad oggi e che rimane in AssoBirra come vice presidente. Nata nel 1907, AssoBirra riunisce 31 produttori italiani tra grandi e medie aziende, micro birrifici e malterie. I suoi associati coprono complessivamente il 98% della produzione nazionale. Il settore vale circa 2,55 miliardi di euro e dà attualmente lavoro a 144 mila addetti (indotto incluso). AssoBirra aderisce, oltre che a Confindustria, anche a Federalimentare. 


businesspeople.it

Birre estreme dall’America alla conquista dell’Italia

birre-estreme-conquista-italiaNome e cognome: Birre estreme
Residenza: birrifici artigianali
Cittadinanza: americana
Caratteristiche: superalcoliche
Statura: doppio, triplo malto o anche di più
Segni particolari: utilizzano materie prime inconsuete come cioccolato, chicchi di caffè, cicoria, zucche.
Sono più costose rispetto alle birre tradizionali, paragonabili ai cru francesi, ma  nonostante questo, stanno conquistando i giovani americani.
Pionere è stato un italo-americano di nome Sam Salagione, che nel 1995 ha creato la Dogfish Head Craft Brewery, una fabbrica di birra artigianale nel Delaware, uno degli Stati Uniti.
È considerato il guru della produzione artigianale e la sua birreria va fortissimo, con 25 milioni di bottiglie l’anno, vendute a 16-18 dollari al litro.
Anche in Italia nomi come Imperial Stout, Imperial Porter, Double Imperial Porter, Double IPA, Triple APA, la 120 Minutes IPA, la Utopia, la Ruinator hanno da tempo invaso anche i pub italiani in bottiglia e anche alla spina.
In Italia vi è la Panil Divina di Torrechiara, prodotta in Emilia Romagna e fatta fermentare naturalmente sul furgone di casa. È l’unica birra italiana a fermentazione spontanea, estrema, acida ed è definita tra le migliori d’Italia. L’ultima e definitiva versione è fatta maturare tre mesi in fusto di rovere ed è assimilabile ai Lambic belgi, anche se con una acidità solitamente inferiore, è una birra chiara prodotta esclusivamente con malto pilsen di gradazione alcolica 5,5%.
Assolutamente imperdibile.
cateringnews.it

Cronaca locale e passione per la birra



Anche Franz von Martitt ( http://www3.varesenews.it/blog/maltogradimento/), proprio come me, si occupa di cronaca locale e anche di birra, ma soprattutto per passione.
Da seguire, Ernie Souchak

domenica 20 novembre 2011

200mila euro per aprire un microbirrificio

Toscana terra di birra, e chi lo avrebbe mai detto. Invece i dati parlano chiaro. Dietro a due regioni del nord, Lombardia e Piemonte, la nostra è la terza per numero di birrifici artigianali. Attualmente sono 34 i produttori ufficiali (in Italia circa 400), ma ci sono almeno altre sei richieste sul tavolo dell´agenzia delle dogane. In ogni caso il fenomeno è in crescita e negli ultimi anni si è moltiplicato a vista d´occhio. Per iniziare servono circa 200.000 euro e se si fanno le cose perbene «si riesce a guadagnarsi da vivere».
Insomma, in tempi in cui un bicchiere di vino di troppo ti può costare il ritiro della patente, la birra diventa una valida alternativa a tavola. 

firenze.repubblica.it

IL MUSICISTA CHE SUONA LA SUA BIRRA (E LA SUA BARBA)

Hermeto Pascoal, uno dei compositori più curiosi, poliedrici ed amati del Brasile. Un uomo una descritto da Miles Davis come “uno dei più importanti musicisti del pianeta”.

Dal The guardian


A 75 anni indossa pantaloni blu brillante, scarpe da ginnastica, occhiali da sole e barba argentea in stile ZZ-Top. La sua particolarità: tutto è uno strumento. Ogni cosa che gli capita a tiro la trasforma in uno strumento musicale. Dai peluche alla birra. Dalle sedie agli utensili da cucina. Dagli animale (una volta ha usato un maiale) alla sua barba. Tutto suona.


E a 75 anni è ancora attivo come un bambino: "Un sacco di artisti alla mia età si sono ritirati, ma io mi sento come se avessi appena iniziato” dichiara. 
"Per me i musicisti sono come pittori. Se uno suona uno strumento non deve suonare sempre nello stesso modo, come quelli che suonano musica classica, e solo e soltanto quella. Oppure quelli che fanno jazz e solo jazz. Così è noioso." 


"Le canzoni sono mie amiche. Figlie. Fidanzate. Hanno una personalità. Quando una canzone entra nella mia testa è come se fosse una persona che viene a farmi visita. Così comincio a parlarci, a chiaccherare e a scrivere e niente mi può fermare".


Un autentico guru.



corrierevicentino.it

sabato 19 novembre 2011

Nettare degli dei: antitumorale, protegge dal diabete di tipo 2 e tanto altro

La birra è la bevanda preferita tra i 30 e i 44 anni. Non solo, gli italiani l’apprezzano tanto quanto il vino. Secondo i dati di una recente ricerca, è finito il monopolio del vino al ristorante dove, sempre più spesso, ad accompagnare il pasto (e non solo la pizza) trova spazio un boccale di birra. Bere una bionda a pasto è non solo una nuova moda, ma anche una dritta che arriva dai nutrizionisti. Perchè ormai a favore della birra ci sono numerosi studi che confermano le sue proprietà nutrizionali tanto da farla considerare non solo una bevanda, ma addirittura un alimento.

La birra non fa ingrassare
Il pensiero comune che la birra gonfia e fa metter su ciccia è inesatto. Tutto dipende, infatti, dal tipo di cibo a cui la si abbina. Se accompagna un secondo piatto e un’insalata mista, per esempio, non compromette in alcun modo la linea. La birra, infatti, è meno energetica di quanto non si creda: ha meno calorie di un succo di fruttta supervitaminico, 85 comtro 1130 per un bicchiere da 250 cc, o di un bicchiere di vino.
La birra fa bene alle ossa
Molte birre contengono silicio, questo minerale si trova in una forma facilmente assimilabile dalle ossa e ne aumenta, così, forma e resistenza. L’importante è scegliere bene: a dare il miglior risultato sono le birre prodotte con l’orzo e con il luppolo (meno quelle con malto e con grano).
La birra previene i disturbi cardiovascolari
Numerosi studi hanno dimostrato che un consumo moderato di alcol è associato a un minor rischio di infarto. Non tutto l’alcol fa bene, però: secondo l’università di Barcellona, tutto il merito va alle bevande fermentate come birra e vino e, in particolare, alla loro concentrazione di polifenoli, antiossidanti dalle proprietà protettive molto efficaci.
La birra è antitumorale
Posto che un consumo eccessivo di alcol e, dunque, anche di birra, ha effetti negativi sulla salute, si è visto che pochi sorsi bevuti con regolarità possono risultare benefici. L’Istituto dei tumori di Genova ha condotto uno studio secondo cui l’alta concentrazione di polifenoli, in particolare dello xantumolo (presente più nella birra che nel tè verde), è in grado di frenare l’angiogenesi, ovvero la proliferazione dei vasi sanguigni che alimentano la crescita dei tumori.
La birra protegge dal diabete di tipo 2
Lo dimostra uno studio europeo compiuto so oltre sedicimila donne tra i 50 e i 70 anni: quelle che consumano alcolici in quantità moderata hanno un minor rischio rispetto alle astemie (ma anche alle forti bevitrici) di ammalarsi di diabete di tipo 2.
mondobenessereblog.com

venerdì 18 novembre 2011

Holly Valance vende birra così

Holly Valance testimonial della Foster
La Foster ha scelto Holly Valance come testimonial per la nuova campagna pubblicitaria della Foster’s Gold. Con un nome come quello, l’oro è d’obbligo. E allora Holly si è fatta prima spogliare, poi dorare ed infine fotografare con in mano una bottiglia di biondissima birra. Gli scatti ricordano da vicino un episodio del film Goldfinger, in cui un giovanissim Sean Connery si ritrovava nel letto Shirley Eaton completamente ricoperta di vernice dorata.

gossipblog.it

Porta birra economica ad una festa: accoltellato

Bellissima. Senza arrivare a tali estremi rimedi, ma condivido l'assunto di base... E.S.

Un occasione di festa, che però per Brandon K. Smelser e Christopher Daniel di Valley Falls,
 Kansas, è stata rovinata.
Come frequentemente accade, Smelser, che organizzava la festa, aveva chiesto agli invitati di portare qualcosa, ad esempio un po’ di birre. Daniel così ha portato una cassa di birre, solo che ha portato una cassa di birre da quattro soldi, e in più a basso contenuto calorico, le “Natural Light”, birra che (per le due caratteristiche che dicevamo) è considerata da molti decisamente pessima.
Smelser, e alcuni altri inviati, si sono risentiti quando hanno visto Daniel con quella cassa di birra, e hanno iniziato una discussione: secondo alcuni racconti, però, Daniel continuava a sostenere che quella che aveva portato fosse un’ottima birra, e Smelser non ci ha visto più e lo ha accoltellato.


viterbonews24.it

Regali fi Natale: torna “Christmas Brew”

8° edizione della bottiglia da due litri della Birra di Natale con un motivo molto speciale

Anche quest’anno, in occasione del Natale, Birra FORST propone la sua birra speciale “Christmas Brew”. Disponibile in bottiglia di ceramica da 2 litri che con le sue seducenti decorazioni è diventata un ricercato pezzo da collezione. Quest’anno il motivo che adorna l'ottava edizione della bottiglia di Natale è la nuova Sala di cottura di Birra FORST magicamente immersa nell’affascinante paesaggio invernale altoatesino.

fonte: cs

giovedì 17 novembre 2011

Birra, consumi in crescita dalla Svizzera allo Zimbabwe

ZURIGO - Le vendite di birra sono aumentate dello 0,7% in Svizzera nell'anno compreso tra l'ottobre 2010 e il settembre 2011, salendo a 4'592'395 ettolitri. La progressione è stata messa a segno dalle birre estere, in crescita del 7,1%.

Lo ha indicato oggi a Zurigo l'Associazione svizzera delle birrerie, in occasione della presentazione dell'evoluzione degli affari. La quota delle importazioni è passata dal 21,5% al 22,9%. Oltre la metà proviene dalla Germania. Seguono la Francia e il Portogallo.

I birrai elvetici hanno perso terreno: la loro produzione è diminuita dell'1,1% a 3'540'963 ettolitri. Va notato che l'export di birre svizzere raggiunge solo il 2% della produzione.

Da diversi anni è stata osservata un tendenza verso il commercio al minuto, dove c'è una grande scelta di prodotti esteri, a scapito dello smercio da parte di ristoranti e caffè, ha rilevato Marcel Kreber, direttore dell'organizzazione, che comprende 16 imprese che riuniscono il 97% delle birre prodotte nella Confederazione.

ticinonline.it





(AGIAFRO) - Harare, 16 nov. - Nel periodo aprile-settembre di quest'anno Delta Corporation, la partecipata dello Zimbabwe del 'gigante' multinazionale nel settore della birra, SABMiller, ha registrato una crescita dei ricavi del 46 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. La performance e' stata attribuita in un'intervista concessa alla radio pubblica dall'amministratore delegato, Joe Mutizwa, al forte aumento delle vendite, in coincidenza con la ripresa dell'economia locale. Controllato al 38 per cento da SABMiller, il birrificio attivo nello Zimbabwe ha registrato nello stesso periodo ricavi per circa 255 milioni di dollari, contro i circa 182 milioni dell'anno scorso, e utili al netto delle tasse per oltre 30 milioni, contro gli oltre 20 del 2010. (AGIAFRO) .



mercoledì 16 novembre 2011

Mario Monti, il nonno Abramo e la fabbrica di birra

Monti è stato nominato Ora occhio al portafogli


Sono anche in Argentina le radici di Mario Monti, il premier designato a formare il nuovo governo in Italia. Un parente dell'ex commissario europeo, Maurizio Lucca, 55 anni, ha raccontato all'ANSA la storia dei cinque fratelli, tra questi il nonno di Mario Monti, Abramo, arrivati dall'Italia nel 1888 per avviare una fabbrica di birra, liquori e acqua minerale, nella città di Lujan, ad una cinquantina di chilometri da Buenos Aires. E tra le storie e gli aneddoti racconta anche dell'amicizia del padre del neopresidente del consiglio, Giovanni Monti (nato a Lujan e poi tornato in Italia) unito fraternamente al corridore argentino e cinque volte campione di Formula 1 Juan Manuel Fangio, per conto del quale - si dice - conservasse coppe e trofei nella sua casa, nel centro di Lujan, in avenida Umberto I, dove a tutt'oggi resta la casa di famiglia. Nel corso di una visita negli anni Novanta, su invito dell'Unione industriali argentina, l'allora rettore dell'università Bocconi Mario Monti aveva anche approfittato della sua permanenza nel Paese per tornare proprio in quella casa dove era nato suo padre, un edificio di 2400 metri quadri (dove ora vive una zia, Rachele Monti) per fotografare e ricordare. 


ansa.it

LA BIRRA PROTEGGE IL CUORE COME IL VINO

(AGI) - Londra, 15 nov. - La birra puo' ridurre i rischi di malattie cardiovascolari esercitando un effetto benefico paragonabile a quello del vino. Lo studio e' opera dei laboratori della Fondazione di Ricerca e Cura "Giovanni Paolo II" di Campobasso ed e' pubblicato sull''European Journal of Epidemiology'. Secondo gli scienziati, la birra avrebbe gli stessi effetti positivi del vino sulla salute del cuore. Gli studiosi hanno raccolto dati su 200mila persone valutando gli effetti dell'alcol sul sistema cardiovascolare: un consumo moderato di vino (circa due bicchieri al giorno per gli uomini e uno per le donne) ha infatti dimostrato di poter ridurre il rischio di malattie cardiovascolari fino al 31 per cento, rispetto alla totale astinenza. Ci sono pero' novita' sull'effetto della birra: per la prima volta si e' mostrato un effetto protettivo di questa bevanda che e' risultato massimo quando se ne consuma poco piu' di mezzo litro al giorno, con un contenuto alcolico del 5 per cento. "Si tratta di conclusioni che riguardano il consumo moderato", ha spiegato Augusto Di Castelnuovo, capo dell'Unita' di Statistica dei Laboratori di Ricerca, "e' assolutamente sconsigliato il binge drinking o qualunque altra forma di consumo eccessivo" .

Spot Ichnusa vietato ai cavalieri con la pancetta

SILANUS. Erano in venti i cavalieri che aspiravano a comparire nello spot per la birra Ichnusa girato nei giorni scorsi a Silanus sul set di Santa Sabina, ma al regista ne servivano solo dodici, non uno di più. Tra i criteri di scelta l'età (il regista ha puntato sui volti giovani) e la linea (fisico asciutto, vietata la classica pancetta da bevitore di birra). L'ultimo ciak ha chiuso le riprese e ha dato il via alle polemiche di chi è rimasto escluso. L'associazione Annigridos, che ha portato e preparato i cavalieri, smorza i toni e spiega che a scegliere è stato il regista, ma l'esclusione brucia.

Il «fisico da birra» non era proprio quello che serviva al regista Alessandro D'Alatri quando ha pensato alle comparse da inserire nello spot che celebra i cento anni della birra Ichnusa. 



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