martedì 28 giugno 2011

Birra e giornali, record sardi

di Paolo Fresu

giornaledellamusica.it
La raffineria sputa una lingua di fuoco che a notte fonda sembra bellissima. Se non si trattasse della ciminiera della Saras quella lingua di fuoco sarebbe poesia pura ed è quello che giustamente dice Furio Di Castri mentre ci lasciamo sulla nostra destra una infinità di luci che assomigliano a un presepe. Il concerto nel bel cortile di Villa Siotto si è appena concluso e noi ci fermiamo a bere qualcosa di fresco in uno dei bar del centro prima di raggiungere Cagliari e poi Oristano. Nonostante l’ora tarda ci sono ancora molti giovani e molte bottiglie di Ichnusa sono sparse nel piazzale del Bar “Tre Piramidi” che non si sa bene cosa significa e perché si chiama così.
Ordiniamo anche noi qualche bottiglia di birra senza specificare la marca ma, per noi sardi, birra significa Ichnusa. Peccato che la Heineken, oggi proprietaria del marchio Ichnusa, non ci abbia dato una lira per “!50” nonostante una trattativa che è durata diversi mesi. Sembra che non abbiano capito il senso del nostro progetto e fino a qui ci siamo. Nel senso che, non fosse per l’averci a suo tempo garantito una sponsorizzazione che a detta loro era sicura e sulla quale noi abbiamo contato, loro avrebbero tutto il diritto di rifiutare l’aiuto ad un progetto come il nostro. È però che la Sardegna è una delle Regioni dove si beve più birra e noi saremo in 50 Comuni dell’Isola e anche noi, di sera in sera e come molti, consumiamo la nostra Ichnusa. Fortuna vuole che la Sardegna non abbia solo il primato del consumo della birra ma anche quello della vendita dei quotidiani e oggi siamo sponsorizzati non solo dalla Banca di Sassari che è il nostro main sponsor ma anche da un nuovo coraggioso quotidiano che è Sardegna24 e che sarà presente nelle edicole sarde tra pochi giorni e anche in internet. In fondo non mi dispiace che gli unici due sponsor veri (quelli che mettono soldi veri per intenderci) siano sardi… Sarroch sembra un paese normale e di fatto lo è anche se deve fare i conti con la Saras e con le luci della raffineria che di notte sembreranno pure poesia ma di giorno no. 

Nessun commento:

Posta un commento