giovedì 30 giugno 2011

Turchia, squadra basket rinuncia a birra e cambia nome


Giovedì 30 Giugno 2011 17:00

Efes beer: glory!

In Turchia, stato laico ma con popolazione quasi totalmente musulmana, la principale squadra di basket, sponsorizzata da una marca di birra, ha annunciato un cambio di nome, in ossequio ad un nuovo regolamento che proibisce le sponsorizzazioni che pubblicizzano alcolici. La «Efes Pilsen» ha annunciato in un comunicato che dalla prossima stagione si chiamerà «Anadolu Efes» per rispettare un'ordinanza emessa in maggio dall'Autorità per la regolamentazione del mercato del tabacco e dell'alcol della Turchia (Tapdk), che fra l'altro ha bandito sponsorizzazioni di marchi di birra come quella del gruppo turco Efes. La squadra aveva un anno per cambiar nome e ha fatto sparire il riferimento a «Pilsen», la parola turca che corrisponde alla tipologia di birra «Pilsner» o «Pilsener», riferisce il sito del quotidiano turco d'opposizione Hurriyet. Ora il nome è formalmente 'analcolicò in quanto «Anadolu» vuol dire «Anatolia» ed «Efes» corrisponde all'antica città greco-romana di Efeso, da cui il gruppo ha preso il nome. La società di pallacanestro Efes Pilsen, fondata nel 1976, ha vinto 13 titoli di Turchia ed è la sola squadra turca a vantare un titolo europeo (la Coppa Korac del 1996). Ora è pure il maggiore club sportivo a essere stato colpito dalla nuova regolamentazione, anche perchè è quello più noto ad avere una sponsorizzazione 'alcolicà. La questione delle limitazioni sull'alcol in Turchia è tenuta sotto osservazione da media laici come Hurriyet, che temono un'ingerenza del governo islamico-moderato del premier Recep Tayyip Erdogan nei costumi della Turchia, paese in cui il 99% della popolazione è musulmana, ma la Costituzione è dichiaratamente laica. A fine maggio il Consiglio di Stato aveva sospeso una normativa che aveva messo al bando la vendita di piccole bottiglie di alcolici nei negozi di alimentari e aveva introdotto un limitè di età di 24 anni per il consumo di alcol durante concerti per giovani o eventi sportivi. La normativa era stata presentata come un mezzo di tutela della salute dei ragazzi. Erdogan, pur essendo un musulmano osservante con moglie velata, ha ribadito anche nella recente campagna elettorale di voler tutelare tutti gli stili di vita, i credo religiosi e i valori dei turchi.

lunico.eu

Come riciclare il bidoncino della Heineken...

...trasformandolo in una chiatta per navigazione.


Birra su Radio 24: il "Gastronauta"

In viaggio con Davide Paolini alla scoperta dell’Italia da gustare. Consigli per i vostri viaggi e le vostre vacanze all’insegna della degustazione gastronomica. Al sabato alle 11 puntata di un’ora con approfondimenti e dibattiti su temi legati all’alimentazione, al cibo e ai personaggi che ne hanno fatto uno stile di vita. I migliori chef, i viticoltori più prestigiosi, i prodotti a denominazione di origine protetta. Dal lunedì al venerdì, "Le bollicine del Gastronauta" in onda alle 11.05 (dopo il GR) vi aspetta per un consiglio o una segnalazione flash su ristoranti, il vino e i luoghi di produzione di prodotti tipici.


La birra può diventare una vera e propria passione: tanto da indurre chi ne viene conquistato a rivoluzionare la propria vita, cambiando mestiere e a volte città per dedicarsi alla produzione della propria bevanda preferita. Le storie che raccontiamo al Gastronauta sono proprio impregnate di passione, di amicizia, di scelte drastiche: come quella di Moreno, ex orafo di Montepulciano, o di Emanuele che vendeva olio porta a porta. 



 

Bere birra attira le zanzare

L'alcol provoca mutamenti corporei che attraggono gli insetti

© NEWSFOOD.com - 29/06/2011
Bere birra attira le zanzare

D'estate, le punture di zanzara sono frequenti. Se poi si beve birra il problema aumenta, visto che l'alcolico rende bersagli più appetibili per gli insetti.
E' quanto spiega una ricerca del Centro di Ricerca IRD (Montpellier, Francia) pubblicata su "PLoS ONE".
Scopo ultimo dello studio, ridurre (se non eliminare) la malaria, malattia trasportata dalle zanzare Anopheles gambiae.
Il gruppo transalpino ha condotto il suo esperimento in Burkina Faso, reclutando 25 volontari locali, tutti dai 25 ai 43 anni. I ricercatori hanno posizionato scatole, con 50 zanzare l'una. Tali scatole erano posizionate sottovento, per verificare se gli insetti erano più attratti dall'odore umano o da altri aromi. La prova dell'apertura delle scatole è stata fatta prima o dopo che i volontari avevano consumato un litro di birra del posto.
Si è così registrato come il 65% delle Anopheles erano attratte dall'odore umano post birra contro il 50% che puntavano l'uomo prima della bevuta. Allora, ipotizzano gli esperti, la birra provoca cambiamenti in odore e metabolismo che rendono prede più desiderabili.
Tuttavia, lo studio presenta non pochi punti oscuri. Ad esempio,gli studiosi non sono riusciti a chiarire se il problema riguarda solo la birra od altri alcolici. Allo stesso modo l'indagine non sa dire se l'attrazione sia legata alla gran quantità di birra consumata (1 litro per persona) o si presenti anche con dosi minori.

FONTE: "Enjoying a beer outside 'makes you more attractive to mosquitoes'", Daily Mail, 28/06/011

La birra sorpassa il vino nelle preferenze degli italiani

birra-vinoIl nuovo millennio porta la birra in testa alle preferenze degli italiani. Se otto anni fa per ogni italiano che ordinava birra al ristorante, in due ordinavano vino, nel 2011 sono invece ben sette milioni i neoconsumatori che hanno scoperto il piacere della birra, facendo salire d’un colpo a 36 milioni il numero degli appassionati.
A rivelarlo è un’indagine Ispo/Assobirra che ridisegna il profilo del consumo di una bevanda che piace sempre di più perché è trendy, leggera, poco alcolica e rinfrescante.  Soprattutto viene bevuta sempre più spesso a tavola da un pubblico maggiorenne “under 44” e dalle donne che ammontano a 16 milioni di consumatrici.
Secondo l’indagine, realizzata su un campione di 1200 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, in un anno il consumo totale dichiarato di birra passa infatti dal 58,5% al 72,4% dei nostri connazionali: un aumento pari al 14% del totale dei maggiorenni che posiziona oggi la birra sullo stesso piano del vino, che ha un bacino di estimatori, rivela la ricerca, pari al 79,5% della popolazione.
Gli italiani hanno sdoganato a tutti gli effetti la birra come bevanda da pasto: nei giorni festivi al ristorante (42,6%) e nelle cene fuori dei giorni feriali (30,9%). Diverso lo scenario nei consumi casalinghi dove il vino resta ad un consumo cinque volte superiore a quello della birra che viene al terzo posto, dopo l’acqua minerale.



cateringnews.it

mercoledì 29 giugno 2011

La birra e le sue virtù

termolionline.it

Celeste Santone
In passato i monaci la consumavano per sopportare meglio il digiuno, oggi la birra torna in auge per le sue virtù salutari… più salutari, forse, di quelle del vino rosso e del tè verde.
Il luppolo della birra, infatti, sembra contenere una promettente molecola anti-tumorale.
L’interesse per la prevenzione di patologie come i tumori, ad alta incidenza nella nostra società, ha acquistato in questi anni sempre più rilevanza, spingendo il mondo scientifico a studiare molecole in grado di “bloccare” la malattia prima ancora della sua insorgenza.
La chemioprevenzione si occupa di individuare fattori naturali o sintetici in grado di arrestare i processi patologici che portano allo sviluppo di malattie tumorali.
Dal momento che un trattamento preventivo deve essere protratto nel tempo, requisito fondamentale
di questi farmaci è che siano ben tollerati dall’organismo per evitare che il “costo”-in termini di effetti collaterali- sia maggiore del “beneficio”.
Per questa ragione l’interesse degli scienziati si è rivolto a molecole naturali presenti negli alimenti e quindi prive degli effetti collaterali e della tossicità che spesso sono associati ai chemioterapici.
Tra i composti che in questi anni si sono dimostrati promettenti, vi sono i flavonoidi, composti polifenolici presenti nei vegetali e dotati di proprietà antiossidanti, in grado quindi di proteggere l’organismo dal danno ossidativi provocato dai radicali liberi, uno dei principali meccanismi alla base di tumori, malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Numerosi studi scientifici hanno attribuito ai flavonoidi una vasta gamma di proprietà biologiche
e farmacologiche rilevanti per la salute dell’uomo.
La pianta del luppolo e le sue infiorescenze femminili, utilizzate nell’industria della birra per conferire alla bevanda sapore ed aroma caratteristici, contengono diversi tipi di flavonoidi prenilati, e uno di questi ha dimostrato un’attività anti-tumorale in sistemi sperimentali di laboratorio: si tratta dello xantumolo (XN).
Allo stato attuale delle conoscenze sembra che lo xantumolo agisca a vari livelli sul processo di formazione di un tumore, inibendone non solo lo sviluppo iniziale, ma anche la progressione.
La molecola ha infatti dimostrato la capacità di bloccare la proliferazione e/o la vitalità di cellule tumorali umane di carcinomi mammari, ovarici e di tumori del colon: la conferma arriva dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova.
I dati emersi da questo studio dimostrano che lo xantumolo possiede proprietà anti-tumorali e antiangiogeniche ed è più efficace a dosi più basse rispetto al tè verde; lo xantumolo è addirittura cento volte più attivo del resveratrolo contenuto nel vino rosso, molecola già riconosciuta come preventiva dei tumori.
Non tutte le birre contengono una concentrazione di xantumolo di tipo “farmacologico”.
Pertanto si potrebbe proporre ai maestri birrai di arricchire con estratti di luppolo la bionda (o bruna) bevanda, procedura che tra l’altro conferirebbe un sapore più intenso e una schiuma che si dissolve con maggiore difficoltà.

Buona birra a tutti…ma senza esagerare!!
Celeste Santone Biologa Nutrizionista

Da paris Hilton a Di Caprio: i Vip preferiscono le bionde

Con la bella stagione, anche attori e rockstar si difendono dalla calura con un sorso (e anche qualcuno di più) di birra ghiacciata. Dalle lattine di troppo di Paris Hilton al bicchiere di plastica da stadio di Leonardo Di Caprio

Ashton Kutcher
Ashton Kutcher sorseggia una birra durante una conferenza stampa (foto: Getty Images)
L’estate è alle porte e per scacciare la calura, cosa c’è di meglio di una bella birra ghiacciata? Di fronte a un boccale fresco o a una bottiglia appena estratta dal frigo, anche le star del cinema e della musica perdono il tradizionale aplomb e preferiscono la birra a un più pretenzioso bicchiere di vino. Come confermano stelle di Hollywood del calibro di Leonardo DiCaprio a Reese Whiterspoone, uno dei binomi più affermati è quello birra più partita di baseball. Ma non è soltanto allo stadio che i vip si concedono una bionda (o rossa, o nera, a seconda dei gusti). Da britannico che si rispetti, il chitarrista dei Rolling Stones Ron Wood consuma la sua pinta al pub, mentre in molti, come ad esempio Ashton Kutcher, si gustano una bottiglia di birra per rinfrescarsi l’ugola durante una conferenza stampa.

Insomma, via libera alla birra tra attori e musicisti. L’importante è non esagerare, come invece fa spesso Paris Hilton, a cui basta qualche lattina di troppo per mettersi in mostra sul red carpet. È preferibile piuttosto l’approccio da intenditore di Tony Hadley dei redivivi Spandau Ballet, che si limita a sorseggiare un buon boccale da degustazione mantenendo salvo il decoro.


sky.it

Beer-garden, la mania dell'estate

E' la vera mania dell'estate 2011. I Beer Gardens hanno cominciato a diffondersi nell'estate scorsa (con un look tedesco da birreria classica) ma adesso si registra un vero e proprio boom, tanto che - dice Alan Feurer sulle pagine domenicali del New York Times - "alcuni quartieri possono essere scambiati con la Bavaria" (nella 
foto The Heidelberg restaurant)

Cibo a New York tra mode e buon esempio

New York fa tendenza e qualche volta dà il buon esempio: dal fenomeno Beer Garden ai locali in cui tutto il cibo è bio e l’arredamento riciclato-usato-ecocompatibile, dall’acqua del rubinetto servita anche nei ristoranti più chic ai negozi che a fine giornata regalano agli homeless l’invenduto, dallo street food kosher e halal all’ attrazione per la cucina italiana. I dieci must alimentari della Grande Mela.

repubblica.it

Beer-garden (una traduzione in prestito dal tedesco Biergarten) è una zona all'aperto dove la birra, altre bevande e la cucina locale (vedi la cucina tedesca) sono serviti. Il concetto proviene da ed è più comune in Germania del sud (particolarmente Baviera). È attaccato solitamente a un'osteria o a una birreria, che nei posti quale Monaco di Baviera possono servire tantissimi clienti (fino a 8.000 nel Hirschgarten).

Rubavano birre al Conad 'Le Querce' 'beccati' con le mani nel sacco

In manette tre giovani ladri, un 20enne e due 19enni reggiani. Al momento dell'arresto uno di loro ha dato in escandescenza, insultando gli agenti e danneggiando a calci e pugni la portiera dell'auto della polizia

Polizia stradale (Foto Frascatore)
Reggio Emilia, 28 giugno 2011 - Tre ladri giovanissimi sono stati beccati con le mani nel sacco questa notte al Conad 'Le Querce'. L'origine dei fatti verso le 2.30, quando un cittadino ha segnalato alla polizia tre persone che danneggiavano uno dei pannelli perimetrali del magazzino del supermercato. Le volanti sono giunte immediatamente sul posto, dove hanno notato tre persone armeggiare vicino al muro divisorio del supermercato. Due di queste, alla vista delle divise, hanno cercato di fuggire verso via Mercadante, ma sono state bloccate quasi subito dagli agenti. La terza persone ha cercato invece di fuggire verso via Grecia, dove si è nascosto nel cassone di un autocarro. Tentativo inutile,dal momento che è stato stanato quasi subito dai poliziotti.
Dai primi accertamenti è emerso che i tre, armati di piede di porco, avevano danneggiato un pannello di plastica, creandosi un varco di circa un metro, che gli ha permesso di raggiungere un bancale contenente diversi cartoni di birra. Cinque di questi, per un totale di 120 bottiglie (per un valore di circa 150 euro) sono stati trovati sull'auto di uno dei ladruncoli. I tre sono stati identificati come A. I. F., 20enne reggiano, A. B. C., 19enne residente a Reggio e A. T., 19enne reggiana. Durante l'arresto uno dei tre giovani ha insultato e minacciato gli agenti e, dopo essere salito a bordo dell'auto, ha iniziato a prendere a pugni il finestrino e la portiera del mezzo . Comportamento che gli è costato una denuncia per minacce a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

ilrestodelcarlino.it

Nozze Monaco: dopo la birra di Kate, ecco lo spritz di Charlene

Ideato dal ristorante Amici Miei, di cui futura principessa è cliente

Nozze Monaco/ Dopo la birra di Kate, ecco lo spritz di Charlene
Roma, 28 giu. (TMNews) - Dopo la birra dedicata a Kate Middleton consorte del principe William, arriva lo spritz Charlene, in onore della futura principessa di Monaco. A idearlo è stato il padrone di "Amici Miei", tempio della cucina mediterranea (con qualche nota veneta) sul porto Fontvieille, in occasione delle nozze reali monegasche.

"Lo abbiamo dedicato a lei perchè è una nostra cliente", ha spiegato al telefono con TmNews il padrone Michele Florentino, precisando che si tratta di uno spritz classico con aggiunta di un liquore di marasche da lui stesso creato, L'Elixir Montecarlo. 
tmnews.it

martedì 28 giugno 2011

RUBANO BIRRA E VINO, FERMATI TRE MINORENNI

oggitreviso.it

Lo scorso fine settimana da una festa a Bigolino erano spariti alcolici per 500 euro
VALDOBBIADENE - Rubano dal chiosco allestito per il torneo di calcio casse di birra e vino, per un totale di 500 euro, e rischiano così di mandare all'aria il buon esito della manifestazione.
Fermati ieri, giovedì, dai carabinieri della stazione di Valdobbiadene tre minorenni, tra i 16 e i 17 anni, accusati di furto aggravato: nella casa di uno dei giovani è stato infatti ritrovato quanto rimaneva della refurtiva, lì custodita dopo il colpo messo a segno nella notte tra domenica e lunedì scorso a Bigolino.
Dopo aver praticato un foro sul tetto del chiosco in legno allestito per il torneo di calcio serale, i tre si sono calati all'interno e prelevato buona parte della birra e del vino presente.
I carabinieri hanno individuato uno dei ragazzi dopo aver raccolto le testimonianze di alcune persone: convocato in caserma, il minorenne ha poi confermato i sospetti dei carabinieri e confessato i nomi dei suoi complici.

Birra Peroni aderisce al Portale Archivi d’Impresa


italgrob.it

logo_peroni.jpgBirra Peroni,  unica azienda del settore birrario, al fianco dei più importanti attori del panorama industriale italiano, aderisce al nuovo Portale Archivi d’Impresa, (www.imprese.san.beniculturali.it) realizzato dalla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con una raccolta di fotografie, materiali e immagini pubblicitarie. Con l’apertura del Portale Archivi d’Impresa, che riunisce la documentazione di circa 30 fondazioni e archivi storici di impresa, la storia e l’esperienza di Birra Peroni sarà messa in rete e condivisa con quella di altre aziende pubbliche e private. Il Portale si propone in questo modo di valorizzare la cultura di impresa italiana salvaguardando allo stesso tempo il patrimonio custodito negli archivi storici delle aziende.
L’Archivio di Birra Peroni, dichiarato di interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio nel 1996 ed attualmente sotto la sua vigilanza, è una testimonianza importante di oltre un secolo e mezzo di storia aziendale di successo. L’Archivio custodisce un patrimonio di eccezionale valore per la società costituito da oltre 500 metri lineari di documentazione ordinati in faldoni e registri, 10.000 scatti fotografici, video, oggettistica, confezioni e materiali pubblicitari.

Birra e giornali, record sardi

di Paolo Fresu

giornaledellamusica.it
La raffineria sputa una lingua di fuoco che a notte fonda sembra bellissima. Se non si trattasse della ciminiera della Saras quella lingua di fuoco sarebbe poesia pura ed è quello che giustamente dice Furio Di Castri mentre ci lasciamo sulla nostra destra una infinità di luci che assomigliano a un presepe. Il concerto nel bel cortile di Villa Siotto si è appena concluso e noi ci fermiamo a bere qualcosa di fresco in uno dei bar del centro prima di raggiungere Cagliari e poi Oristano. Nonostante l’ora tarda ci sono ancora molti giovani e molte bottiglie di Ichnusa sono sparse nel piazzale del Bar “Tre Piramidi” che non si sa bene cosa significa e perché si chiama così.
Ordiniamo anche noi qualche bottiglia di birra senza specificare la marca ma, per noi sardi, birra significa Ichnusa. Peccato che la Heineken, oggi proprietaria del marchio Ichnusa, non ci abbia dato una lira per “!50” nonostante una trattativa che è durata diversi mesi. Sembra che non abbiano capito il senso del nostro progetto e fino a qui ci siamo. Nel senso che, non fosse per l’averci a suo tempo garantito una sponsorizzazione che a detta loro era sicura e sulla quale noi abbiamo contato, loro avrebbero tutto il diritto di rifiutare l’aiuto ad un progetto come il nostro. È però che la Sardegna è una delle Regioni dove si beve più birra e noi saremo in 50 Comuni dell’Isola e anche noi, di sera in sera e come molti, consumiamo la nostra Ichnusa. Fortuna vuole che la Sardegna non abbia solo il primato del consumo della birra ma anche quello della vendita dei quotidiani e oggi siamo sponsorizzati non solo dalla Banca di Sassari che è il nostro main sponsor ma anche da un nuovo coraggioso quotidiano che è Sardegna24 e che sarà presente nelle edicole sarde tra pochi giorni e anche in internet. In fondo non mi dispiace che gli unici due sponsor veri (quelli che mettono soldi veri per intenderci) siano sardi… Sarroch sembra un paese normale e di fatto lo è anche se deve fare i conti con la Saras e con le luci della raffineria che di notte sembreranno pure poesia ma di giorno no. 

Rock di estrema destra e tanta birra in un bar di periferia

raduno naziskin, skinhead a busto arsizioPantaloncini al posto dei classici jeans arrotolati sopra gli anfibi, maglietta nera d'ordinanza, teste rasate e tatuaggi che inneggiano a Hitler, al potere bianco e a Benito Mussolini. Chi fosse passato ieri sera, sabato, davanti al bar di viale Siciliaavrebbe visto questa scena, un nutrito gruppo di giovani(e meno giovani) che beveva birra in attesa che il primo dei due gruppi previsti sul palco cominciasse a suonare. L'attesa maggiore era per i The Crow, un gruppo già affermato nell'ambiente nazi ma prima lo spazio è stato lasciato alle giovani leve dei "Soliti Sospetti", una band formata da giovani elementi della provincia di Varese. Ad organizzare la serata sono stati gli Skinhead di Busto Arsizio che con il loro simbolo, lo stemma di Busto contornato dai fasci littori, hanno fatto arrabbiare in primis le associazioni antifasciste ma anche il sindaco che, stimolato da più parti, ha preso ufficialmente posizione.

All'ingresso un cartello indica che la festa è privata, nella via passa solo qualche abitante della zona con il cane, davanti all'entrata del bar sono già una trentina alle 8 di sera. Il propretario del locale non si scompone alla domanda: perchè qui? «Sono tranquillissimi - ci racconta - sono venuti a sentire un concerto e a stare in compagnia. Quando finiscono puliscono il locale e lasciano tutto com'era. Preferisco loro come clienti rispetto ad altre persone». Il gestore non nasconde la simpatia per gli skinheads e ne ribadisce il valore: «Sono persone per bene, vengono anche da Milano e da altre province». Con la Polizia nessun problema: «Ci hanno detto che preferiscono che si faccia all'interno di un locale privato così da non poter provocare nessuno - continua il gestore del bar - più tardi passeranno a fare un giro per vedere se è tutto ok». Dietro il palco campeggia lo stemma di Busto con i due fasci littori ai lati, è il simbolo dei nazifascisti bustocchi.



varesenews.it

Rimini, finisce in carcere per otto lattine di birra. Era ricercato

RIMINI - Otto lattine di birra sono costate l'arresto ad un giovane tunisino di 28 anni, domiciliato a Bologna. Il furto è stato commesso sabato mattina al 'Conad' di via Tiberio, a Rimini. Attraverso gli accertamenti alla banca dati Apfis, i militari hanno accertato che il tunisino era colpito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice Monocratico di Firenze il 15 giugno per non aver ottemperato all'obbligo di dimora nel comune di Bologna. Ora si trova in carcere a Rimini.

RICERCA ISPO, BIRRA: LA BEVANDA PREFERITA DAGLI UNDER 44. LA SCELGONO 2 DONNE SU 3

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Per la prima volta in assoluto la borra surclassa il vino nelle preferenze degli Under 44: una svolta nel campo delle bevande alcoliche, dove il vino aveva da sempre mantenuto il primato. E continua comunque a farlo se si guarda agli over 45 con percentuali che crescono man mano che si va avanti con l'eta'.
A rivelare questi dati è un'indagine condotta dall'istituto Ispo di Renato Mannheimer e commissionata da Assobirra, l'Associazione degli industriali della birra e del malto. Sarebbero stati ben 7 milioni, nel 2011, i cittadini che hanno consumato birra per la prima volta; in tutto si arriva dunque a quota 36 milioni il numero di consumatori totali.
Secondo Mannheimer, il successo della birra si deve ricercare nel fatto che questa bevanda è: "Semplice, ma non semplicistica, bella ma non snob o pretenziosa. Per gli italiani, la birra è easy, un piacere che si offre al gusto senza complicazione. E' come i jeans, democratica. E, quindi, unica e insostituibile". E a certificare l'amore degli italiani per la birra è proprio l'avvicinamento alle percentuali di gradimento del vino, "impensabile fino a qualche anno fa".
Sempre piu' gradita dalle donne. Bevono birra due italiane maggiorenni su tre, circa 16 milioni e soprattutto grazie al crollo di alcuni pregiudizi che avevano storicamente allontanato le donne dalle bevande fermentate: l'11 per cento in meno ormai ritiene che la birra gonfi.

clandestinoweb.com

Amministratore Delegato di Carlsberg Italia, e' il nuovo Presidente di AssoBirra

(AGI) - Roma, 27 giu. - Alberto Frausin, Amministratore Delegato di Carlsberg Italia, e' il nuovo Presidente di AssoBirra - l'Associazione degli Industriali della Birra e del Malto. Frausin e' stato eletto all'unanimita' dall'assemblea dei soci riunitasi a Roma. Gia' membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione, Frausin subentra a Piero Perron che ha ricoperto l'incarico per tre mandati, dal 2005 ad oggi e che rimane in AssoBirra come Vice Presidente.

Marco Stabile: l'amar cortese della birra

Il brioso chef toscano racconta la sua spumeggiante passione culinaria ai fornelli fiorentini

Si chiama Marco Stabile. Ma le sue idee tanto ferme non stanno. Anzi, se ne vanno a tutta birra tra i fornelli del ristorante di cui è chef e patron: l'Ora d'Aria di Firenze. Da tempo evaso dalla vecchia sede, vicina al carcere delle Murate, per approdare in un'oasi liberamente più contemporanea, non lontana da Piazza della Signoria e da Ponte Vecchio. Uno spazio moderno e luminoso, dove cuoco Marco studia, sperimenta e cucina ricette ironiche e giocose, che eleggono la liquida figlia del luppolo e del malto quale ingrediente sorprendente. Il fine? Svelare, con garbo, il lato amaro del gusto. Ovvero, la parte più noir e misteriosa del sapore. Riuscendoci perfettamente.

Le sue armi vincenti? Una buona dose di talento e di passione, un pizzico di testardaggine e un'indole naturalmente spumeggiante. Visto che lui, classe 1973, pisano verace (di Pontedera) nonché uno dei Jeunes Restaurateurs d'Europe, brioso lo è proprio di carattere. Complici uno sguardo vigile e fascinoso, appena velato da un filo di barba. E due spalle robuste, forti di un'esperienza maturata fra Prato e San Miniato, la Val di Pesa e la Val d'Elsa, Radda in Chianti e la citta del Giglio.

Marco, spiegami una cosa. Come fa un toscano come te ad amare quasi più la birra del vino?"Perché l'attrazione per il vino è istintiva. Quella per la birra, invece, è più legata alla ricerca. Al suo utilizzo non come bevanda ma come materia prima, capace di donare una nuance amarotica al piatto. Del resto, se ci pensiamo bene, esistono pochi ingredienti amari - vedi l'asparago o i carciofi - mentre le birre sono tantissime e regalano infiniti aromi e sfumature. Certo, ci vuole tecnica. Altrimenti si ottiene solo un amaro generico".

Ecco, come usi la bella bionda o scura in cucina?"Riduzioni a parte, sto seguendo due percorsi precisi. Il primo prevede la birra nella marinatura. Con tempi, modalità e temperature differenti a seconda degli ingredienti. La super tartara di manzo, per esempio, sta solo due minuti a contatto con la birra. Le animelle, invece, parecchio tempo. A cui si vanno ad aggiungere tre ore per la cottura a bassa temperatura e sottovuoto a 60 gradi".

E il risultato è eccellente. Io le ho provate e sono magistralmente bilanciate nel loro humor amaro. Poi, in quale altro modo giochi con la birra?"Proprio nella cottura a bassa temperatura. Perché se la temperatura è alta, lei si trasforma solo in un liquido amaro. Ricordando che la birra va sempre tagliata con un po' di miele o con altri elementi dolci o salati. Per creare il giusto equilibrio".

milanodabere.it

venerdì 24 giugno 2011

Una birra da 150 dollari

Siete amanti della birra? Se siete disposti a spendere 150 dollari per una bottiglia di birra, allora vi presento la birra di San Adams, Utopias con 27% di volume alcolico che sarà in vendita dalla fine del mese. Disponibile a fine mese, la birra artigianale del birrificio con sede a Boston è un “forte, ricca, e scura”ed è “pensato per essere gustato come una buona annata di vino liquoroso o cognac ” a temperatura ambiente in un bicchierino da liquore.

E’ la prima volta che Sam Adams ha realizzato una birra simile, nel 2002, ed ha vinto il titolo di Guinness Book of World Records per la birra più forte disponibile sul mercato. Da allora il grado è stato superato da un certo numero di altre birre, ma visto che la birra ha un ABV medio di circa il 5 per cento, il contenuto alcolico della birra Utopias supera le altre.
Le nuove birre utopia sono vendute solo in caraffe di ceramica speciale della società per 150 dollari e possono essere trovate on-line qui. Purtroppo al momento le operazioni di vendita al dettaglio sono in New Jersey.

lussuosissimo.com

I migliori pub e cocktail bar di Oslo

Olso, la capitale della Norvegia, vanta svariati primati: è la città più grande della nazione, la terza città più grande della Scandinavia e, secondo le statistiche, una delle più costose al mondo. Nonostante ciò Oslo è anche una destinazione molto popolare dei Paesi Scandinavi, visitata ogni anno da migliaia di turisti che ne apprezzano l’architetture, la cucina, i divertimenti e i negozi per lo shopping. Ma una cosa che attira i turisti più delle altre è senza dubbio la vivace vita notturna di Oslo, rinomata in tutta Europa per i suoi ottimi bar e pub.
Oslo NightSe, dopo aver visitato le attrazioni di Oslo, sognate una serata rilassante, sorseggiando un buon drink, ecco alcuni dei migliori pub e cocktail bar della capitale norvegese:
Bar Boca – anche se piccolo, questo bar è un posto da non perdere se siete alla ricerca dei migliori cocktail di Oslo. Sarete immersi in un’atmosfera piacevole ed accogliente, caratterizzata da un arredamento in stile Anni ’50. I tavoli disponibili sono solo cinque, quindi è consigliabile arrivare con largo anticipo.
Beer Palace – famoso per le sue serate internazionali a base di birra, organizzate tutti i lunedì, il Beer Palace propone un’ampia selezione di birre norvegesi e straniere. Potrete accompagnare la vostra birra con una fetta di pizza e divertirvi giocando a freccette.
Café Arte – è una fusione di caffè, birreria e wine bar, dall’atmosfera continentale. Frequentato da molti artisti, al Café Arte vi aspettano piatti leggeri e stuzzichini da leccarsi i baffi.
Dubliner – come suggerisce il nome si tratta di un pub irlandese, dove potrete scegliere tra una classica Guinness e altre birre famose delle Isole Britanniche, da accompagnare alle tradizionali fish and chips.
Fyret Mat & Drikke – è forse uno dei pub e ristoranti più accoglienti di Oslo. Il cibo e i liquori sono eccezionali e l’atmosfera è perfetta per mescolarsi alla popolazione locale e fare nuove amicizie.
Hell’s Kitchen – non lasciatevi spaventare dal nome, si tratta di un locale delizioso dove bere birra, cocktail e pizza in una piacevole atmosfera. Il locale è frequentato principalmente da quarantenni,ma è adatto a persone di tutte le età, a cui piaccia fare amicizia e socializzare con i norvegesi.
venere.com

Birra scontata per chi porta al bar quattro conigli morti



Il neozelandese Southland Times dà notizia di un pub della cittadina di Wanaka che offrirà la birra a metà prezzo ai clienti che si presentano con quattro conigli morti. La promozione, che si prevede di gran successo, corrisponde a un particolare problema ambientale che affligge molte zone rurali della Nuova Zelanda: una terribile piaga di conigli. I piccoli leporidi non sono nativi dell’arcipelago e, nella mancanza di predatori adatti a ridurre il loro numero, la popolazione è esplosa, arrivando a minacciare molto seriamente i raccolti. L’agenzia governativa responsabile per il controllo degli esercizi pubblici non ha trovato da obiettare, una volta avute le debite garanzie riguardo all’eventuale destinazione dei cadaverini raccolti. E’ previsto 4che diventino cibo per cani.


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Perché sale il prezzo della birra

Perché sale il prezzo della birra
Negli ultimi tempi non è stato solo il prezzo della benzina ad aumentare sensibilmente, soprattutto negli Stati Uniti. Loren Berlin del sito Daily Finance segnala che nell’ultimo anno il prezzo della birra è aumentato del 3 per cento nei supermercati statunitensi e del 2,3 per cento nei discount. Una cassa da 24 bottiglie costa mediamente più di 20 dollari e nei prossimi mesi il prezzo potrebbe ancora aumentare a causa di numerosi fattori che stanno condizionando i costi di produzione e distribuzione.
Una delle cause dell’aumento del prezzo della birra è dovuto al cattivo raccolto di luppolo di tre anni fa in Baviera, il maggiore land tedesco per estensione territoriale. Il luppolo è un ingrediente fondamentale per la preparazione della birra: i suoi fiori vengono utilizzati per ottenere il tipico retrogusto amarognolo della birra, renderla più schiumosa e chiara, e grazie alle sue proprietà antibatteriche serve anche come conservante naturale. La Germania da sola fornisce il 35 per cento del luppolo prodotto ogni anno in tutto il mondo, ma la ridotta produzione di tre anni fa ha obbligato i produttori di birra a cercare altri fornitori per ottenere l’ingrediente.
La ricerca di fornitori alternativi, i costi per il trasporto del luppolo da distanze maggiori e la domanda più alta rispetto all’offerta per la materia prima hanno portato a maggiori spese per i produttori che si sono riversate poi sui consumatori. Ma c’è dell’altro.
Cereali come l’orzo, il frumento e il riso vengono spesso utilizzati per la preparazione di particolari birre e se i raccolti sono meno ricchi, succede qualcosa di analogo a quanto accade col luppolo e il prezzo della birra aumenta. La produzione di cereali su scala globale è in crisi, anche a causa di ondate di caldo anomalo e siccità in parte dei paesi dell’ex Unione Sovietica e in Cina. A differenza del luppolo, i cereali vengono però utilizzati per molti altri scopi oltre alla preparazione della birra: produzione di cibo, di mangimi per l’allevamento e di combustibili bio. La domanda è molto alta, supera spesso l’offerta e così i prezzi dei cereali aumentano e di conseguenza anche quelli della birra.
Non bisogna poi sottovalutare i costi per il trasporto. Le materie prime devono essere trasportate ai centri di produzione della birra, che a loro volta devono poi consegnare il prodotto finito ai locali e ai supermercati. Parte del trasporto avviene su rotaia, ma per le consegne l’uso di camion e furgoni è inevitabile ed entra quindi in gioco il prezzo crescente della benzina. Anche in questo caso i maggiori costi vengono scaricati in buona parte sui consumatori, che si ritrovano a pagare qualche centesimo in più per una lattina di birra.
Secondo Benj Steinman di Beer Marketers Insights, una organizzazione che segue l’andamento del mercato della birra principalmente negli Stati Uniti, l’aumento dei prezzi sarebbe anche dovuto ad alcune scelte strategiche dei principali produttori che possiedono molti marchi. Tra due brand di birra prodotti dallo stesso produttore, i consumatori tendono in genere a scegliere quello più economico. Uniformando i prezzi tra i diversi marchi posseduti, un singolo produttore può ridurre questo fenomeno aumentando i propri profitti.
Il problema per il prezzo della birra, dicono gli esperti, è che difficilmente tornerà a diminuire nel corso dei prossimi anni. I consumatori si abituano con relativa rapidità al nuovo prezzo e chi produce la birra non ha quindi molto interesse a ridurre i prezzi quando raggiunge costi di produzione più bassi. Non si torna indietro.
ilpost.it

L'italiano Franco Thedy eletto vicepresidente di Brewers of Europe

italgrob.it

thedy_franco.jpgL`italiano Franco Thedy, vice presidente di AssoBirra, è stato eletto alla vice presidenza dell`associazione The Brewers of Europe, l`associazione europea dei produttori di birra. Il Brewers of Europe riunisce le 27 associazioni di categoria nazionali dei produttori della birra europei, nel 2009 (secondo i dati presentati nel 2010) gli oltre 3.300 birrifici dei ventisette paesi hanno prodotto complessivamente 386 milioni di ettolitri di birra, di questi il 17% circa (66 milioni di ettolitri) viene esportata.
Il manager italiano è stato scelto dall`assemblea generale dell`organizzazione in rappresentanza delle piccole e medie aziende birrarie europee per il Sud Europa.
Per l`italiano Thedy e per tutto il settore birrario italiano questa nomina rappresenta una nuova ed importante sfida. Il manager ricopre, dal 2009, anche la carica di membro della Giunta di Confindustria, tra i rappresentanti territoriali e di categoria, ed attualmente è vice-presidente dell`Unione industriali di Biella oltre a ricoprire il prestigioso incarico di amministratore delegato di Birra Menabrea Spa, azienda biellese con oltre 160 anni di storia.

Quando gli spot dicono più di radio mercato: Sanchez saluta la folla bianconera

A volte lo spettacolo e la televisione possono essere forieri di verità che magari gli addetti ai lavori tendono a non scovare o dire. E allora chissà che lo spot di una birra (VIDEO), con protagonista il cileno dell'Udinese Alexis Sanchez non sia preludio a un addio che da tempo tutti danno per certo, ma che ancora non si è concretizzato, arenato tra offerte rifiutate, soffiate e altro.
Alexis Sanchez - Udinese (Getty Images)
Alexis Sanchez - Udinese (Getty Images)

Il 'Nino Maravilla' saluta la curva bianconera, mentre tutto lo stadio intona “Please, don’t go” dei KC & The Sunshine Band. Il siparietto si ripete con un altro giocatore cileno,Gary Medel del Siviglia. Il centrocampista dà l’addio ai suoi sostenitori in lacrime. Anche Arturo Vidal, cileno del Bayer Leverkusen, viene bloccato da uno steward all’aeroporto, temendo che la stella della squadra tedesca possa andare via per sempre. Niente paura: i tre giocatori stanno solo partendo per l’Argentina per disputare la Coppa America con la Nazionale cilena.

Coincidenza vuole che i tre calciatori abbiano tutti grosse possibilità di lasciare le proprie squadre di club, avendo diverse offerte (oltre a Sanchez, anche Vidal piace a mezza Europa, tra cui il Napoli. Che gli esperti di marketing ne sappiano più dei soloni di radio mercato?...



goal.com