ECCO QUAL È L'IDENTIKIT DEI BEER LOVERS

Sono  in 450.000 e hanno per la birra una vera e propria passione  L’istituto di ricerca GPF ha delineato, attraverso un’indagine sociologica l’identikit dei beer lovers, ovvero di coloro per i quali la birra è una vera e propria passione: ce ne sono circa 450.0000, ovvero il 17% degli italiani con un’età compresa fra i 18 e i 54 anni. Il 71% dei beer lovers ha dichiarato di bere la birra più volte durante la settimana. Il 61%  è di sesso maschile e ha un’età compresa fra i 35 e i 44 anni, anche se una larga fetta di estimatori si attestano fra i 45 e i 54 anni e i 25 e i 34 anni. I beer lovers si trovano soprattutto al sud e nelle isole e a seguire nel nord ovest, nel nord est e nel centro; abitano di preferenza in città, hanno un elevato livello di istruzione visto che il 58,8% ha un diploma di scuola superiore e il 36,8% ha la laurea o un titolo di studio ancora superiore. Il beer lover è molto impegnato sul lavoro: il 50,7% del campione è impiegato  l’11,8%  imprenditore o libero professionista e il 6,6% è  dirigente.  Fonte: Istituto di ricerca GPF

Guida Espresso 2011: salgono a 164 (+20%) i ristoranti amici della birra

In soli due anni cresce a ritmi percentuali a due cifre il numero di ristoranti segnalati nella Guida Ristoranti d’Italia 2011 de L’Espresso come “Tavole della birra” per la qualità nell’offerta e nel servizio di questa bevanda. Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna le regioni più attente a questa nuova tendenza. E a novembre la novità: la prima Guida dedicata interamente a questo fenomeno, firmata L’Espresso e AssoBirra

Tra birra e cucina mediterranea è sempre più amore a prima vista. In una sorta di “ritorno alle origini” di un prodotto che proprio nel Mediterraneo è nato prima di diffondersi, per le sue qualità, in ogni angolo del pianeta. Un matrimonio che “s’ha da fare” non solo secondo gli esperti, ma anche per una crescente fascia della popolazione che sta imparando ad apprezzare le numerosissime possibilità di abbinamento delle birre in una cena di qualità. Una tendenza che L’Espresso, in collaborazione con AssoBirra – Associazione degli Industriali della Birra e del Malto, ha scelto quest’anno di fotografare in ben due iniziative editoriali. Sul fronte della ristorazione, come da tre anni a questa parte, La Guida L’Espresso “Ristoranti d’Italia 2011” segnala ben 164 ristoranti forniti di una buona offerta di birre con la dicitura “Le Tavole della Birra”. Un gustoso antipasto in attesa della pubblicazione, a novembre, della Guida “Le Tavole della Birra”, dove saranno recensiti in chiave birraria tantissimi locali dove questa bevanda è particolarmente valorizzata.

I ristoranti segnalati come “Tavole della Birra” offrono ai loro clienti un’adeguata selezione di stili ed etichette (in Italia ne esistono circa 1500 tra marchi storici e specialità artigianali) e prestano attenzione al suo servizio a regola d’arte per esaltarne il gusto: a partire dalla corretta quantità di schiuma (alta circa due dita e ben compatta), passando per la scelta del bicchiere “giusto”, fino alla temperatura adeguata alla gradazione alcolica della birra.

Dal computo regionale delle Tavole della Birra nella Guida Ristoranti 2011, emerge la dimensione trasversale del fenomeno. Al vertice il Lazio, con 22 ristoranti, davanti a Lombardia ed Emilia Romagna (con 19 segnalazioni a testa), quindi Campania (14), Toscana (13), Abruzzo (11) e Piemonte (10). Colpisce, inoltre la crescita a due cifre del fenomeno. Dalla Guida 2009, edizione che per la prima volta aveva realizzato questo “censimento al luppolo”, i ristoranti attenti alla cultura della birra sono aumentati di oltre il 20%.

Birra, la più bevuta al ristoranteUn’ulteriore conferma della rilevanza della birra alla mediteranea arriva dall’indagine Makno-AssoBirra “Gli italiani e la birra 2010”: quest’anno i consumatori di birra nei pasti fuori casa (al ristorante, nelle trattorie e pizzerie) sono aumentati del +148%. Un risultato che vale alla birra la palma di regina dei pasti fuori casa: se appena 7 anni fa il vino dominava con il 38,4% dei consensi (la birra era al 22,7%) oggi la situazione si è capovolta con la birra al 20,6% e il vino – comunque in ripresa rispetto allo scorso anno - al 18%. Continua invece una situazione di testa a testa tra birra e vino (rispettivamente 46,9% e 47%) se prendiamo in considerazione solo i pasti fuori casa del week end e dei festivi.

Festa della birra... senza birra

Un altro stop alla birra. O meglio alla festa della birra, quell'Oktoberfest che da giorni sta avendo luogo nell'area del parcheggio dello Stadio Comunale di Teramo. Dopo il primo blocco dell'attività deciso dal sindaco su segnalazione degli uffici comuali preposti per il no aver adempiuto ad adeguamenti sulla sicurezza, ecco arrivare adesso una sospensione alla somministrazione di bevande alcoliche. In consiglio comunale ieri Ezio Torelli ha ribadito: “Il permesso è scaduto il 26 ottobre”. Ma mercoledì la festa è proseguita. Ieri invece un controllo straordinario effettuato dai vigili urbani ha fermato tutto. Il problema di fondo sarebbe il rilascio della licenza amministrativa senza che venisse specificato in alcun modo il periodo di durata dell’attività. Inoltre va ricordato che la vigente norma regionale n.11 del 2008 specifica che le licenze temporanee hanno una validità non superiore ai sette giorni. Al momento la festa della birra resta quindi sospesa, anche se gli organizzatori sembrano decisi a continuare.

Vince concorso "Miss Birra", ma viene poi squalificata per aver lavorato nel settore erotico

Quando ha vinto il titolo era felicissima. La giuria ha premiato i suoi bellissimi occhi azzurri, e fra l’altro anche la sua conoscenza dell’italiano. E con ingenuità, una volta vinto, ha dichiarato: “Ho vissuto in Italia, ho lavorato lì come spogliarellista posando per riviste porno soft e come ragazza della meteo in televisione”.

E proprio a causa di queste sue dichiarazioni, alla 20enne Jana Kaderabkova è stato tolto il titolo di “miss birra” (concorso che si tiene nella Repubblica Ceca). Infatti il concorso di bellezza non ammette ragazze che abbiano lavorato nel settore erotico.

Ricercatori universitari dal lunedì al venerdì, mastri birrai il weekend

SIGNA (FI) - E' la “doppia vita” di due agronomi fiorentini (uno d'origine, l'altro d'adozione): trent'anni o poco più, una laurea in Agraria, un incarico a tempo determinato presso l'Ateneo di Firenze, e ancora l'entusiasmo per avventurarsi in un'impresa in proprio. Così Alessandro Crovetti e Aldo Del Prà, colleghi e compagni di calcetto, hanno deciso unire le loro competenze professionali e la passione per la buona birra e diventare anche soci: hanno coinvolto nel progetto un terzo amico, Alfredo Pasquarelli, e cinque mesi fa hanno creato, in un fondo-laboratorio nel centro di Signa, il Birrificio Artigianale Lilium. 

«Abbiamo sempre apprezzato la birra artigianale. Visto che siamo precari e al momento non ci sono grandi prospettive all'orizzonte, ci siamo guardati un po' intorno e dalla comune passione è nato questo secondo lavoro. Per ora riusciamo a produrre la birra la sera o nei weekend, più avanti chissà...» raccontano. Malto e luppolo vengono importati dalla Germania, ma la produzione è assolutamente “Made in Signa”. Anche i nomi delle birre finora prodotte tradiscono le origini: Lilium (Giglio) l'ambrata, ed Exinea (l'antico nome di Signa) la chiara.

«Orzo e luppolo purtroppo in Toscana non vengono prodotti, però vogliamo legare la nostra birra al territorio, usando altri ingredienti, a chilometri zero e naturali». A occuparsi personalmente delle varie fasi della produzione, eseguite a mano, sono Alessandro e Aldo: dalla macinatura del malto d'orzo al mostamento tramite infusione in acqua calda, dalla bollitura a 100 gradi al raffreddamento fino alla prima fermentazione con l'aggiunta del luppolo, che dà quel particolare sapore amaro, più o meno intenso. Una volta messa in bottiglia la bevanda poi viene addizionata di zucchero e rimane a riposo per una settimana, per la seconda fermentazione.

Prima di poter gustare una buona birra bisogna aspettare circa mese. La volontà di produrre “birra artigianale” nasce dal voler ritrovare i sapori e i profumi originali di questa bevanda che, invece, la produzione industriale tende a uniformare. «Per noi una birra artigianale non deve essere né filtrata né pastorizzata, deve essere cruda. Solo così è possibile ottenere un prodotto vivo, nel quale i lieviti continuano la loro fermentazione, caratterizzando il sapore e affinando il gusto della birra, che evolve nel tempo fornendo di volta in volta sensazioni sensoriali diverse» spiegano i giovani “artigiani della birra”. «Per produrne un lotto occorrono molte ore di lavoro ma questo tipo di lavorazione permette al birraio di esprimere al massimo il proprio estro, ottenendo birre di alta qualità, dalle caratteristiche nutrizionali e organolettiche inalterate. E dal gusto unico».

I migliori birrifici di Milano e Roma

I due Blog dedicati a Roma e Milano hanno indetto da pochi giorni un sondaggio per decretare secondo i lettori (Roma http://www.06blog.it - Milano http://www.02blog.it) quale sia la migliore birreria e il miglior pub di Roma e di Milano. La classifica milanese al momento vede in cima ormai quasi irraggiungibile il Birrificio Lambrate mentre a Roma dopo un iniziale dominio dell'Open du Baladin adesso è in cima la birreria BOA di Ostia.

Ricavi trimestrali deludenti per Heineken

(Teleborsa) - Roma, 27 ott - Heineken in difficoltà sulla piazza di Amsterdam, con una minusvalenza di oltre tre punti percentuali e mezzo dopo il deludente trading update sul 3° trimestre.

Il gruppo olandese della birra ha chiuso il periodo con un profitto in crescita del 10% a 520 milioni di euro e con ricavi in calo del 13% a 4,62 miliardi di euro (4,85 mld il consensus).
Confermate le stime per l'intero anno, con una crescita organica dell'utile netto di oltre il 10%.

KENYA FA SHOPPING IN TANZANIA, NASCE COLOSSO DELLA BIRRA

Nairobi, 27 ott. - L'East African Breweries Ltd (EABL), produttore keniano di birra, fa shopping in Tanzania e crea uno dei maggiori birrifici dell'Africa orientale. EABL ha perfezionato, staccando un assegno di 60 milioni di dollari, l'acquisto del 51 per cento di Serengeti Breweries Ltd (SBL), gruppo della Tanzania che, attraverso diversi marchi, detiene il 28 per cento del mercato locale. Con questa operazione, spiegano i manager del gruppo keniano, "nasce una compagnia leader in Africa orientale e si creano le premesse per un'ulteriore espansione nell'area", dove EABL e' gia' presente e genera parte dei suoi profitti (l'8 per cento in Uganda, e il 4 per cento tra Ruanda, Sudan e Repubblica Democratica del Congo.

Russia: birra sempre al top

La birra continua a monopolizzare l’80% dei consumi di bevande alcoliche, in Russia, seguita dall'immortale vodka (14%). Al terzo posto il vino (6%) che tuttavia, fra alti e bassi, ha resistito alla crisi che - con un calo l’anno scorso del 10% rispetto al 2008 - ha colpito duramente quello che tuttora viene considerato un bene di lusso. 

Austria: dal paesino di Fucking, una bionda "infernale"

Nella lingua inglese è una parolaccia. Nell'Alta Austria il nome di un antico villaggio, Fucking,  a pochi chilometri da Salisburgo. 

Per gli inglesi è il gerundio del verbo che designa fare sesso oppure l'imperativo, nello slang, per mandare qualcuno a quel paese. Per gli austriaci invece è una ridente località bavarese.  Passi il segnale stradale di benvenuto, oggetto di frequenti furti, e pure i tanti turisti buontemponi, armati di battutacce di cattivo gusto. Ora, però, il vaso è colmo: sempre più spesso i residenti vengono tempestati di telefonate più che beffarde. Anonime e provenienti, non a caso, dall'Inghilterra.

Un tempo, agli inizi, era «Fugging». Poi il nome cambiò in «Fuking». E con gli anni si aggiunse una «c». «Fucking» in tedesco non significa nulla. Particolarmente apprezzato, il segnale stradale di benvenuto nella cittadina. «Saranno una quindicina i cartelli stradali rubati negli ultimi due anni», ha raccontato il sindaco Meindl Franz. Duecento euro è il costo per comprare ogni volta la segnaletica. 

La popolarità del luogo è aumentata di recente, dopo che l'Ufficio europeo per l'armonizzazione nel mercato interno ha approvato la proposta per l'inserimento del marchio di una birra «Fucking Hell» presentato da una società di marketing in Germania. «Fucking» per la cittadina dell'Alta Austria ed «Hell» è l'abbreviazione per il colore «chiaro» (in tedesco). In inglese, però, è "inferno". «Cosa possiamo farci?», chiede un affranto sindaco. «Appellarci all'Ufficio brevetti? Costerebbe dai 2.000 ai 3.000 euro solo per far aprire la pratica».

La birra non seduce le donne del Belpaese

Le donne italiane sono poco conquistate dall'alcol: di gran lunga preferiscono l'acqua, soprattutto quella naturale, e il caffé. Lo afferma una ricerca del Consorzio distributori alimentari (Cda), secondo la quale solo il 9% delle italiane indica il vino come bevanda preferita e ancora meno (il 4%) la birra. 

MOTORHEAD: I TRE ROCKERS RALLENTANO PER UNA BIRRA

I Motörhead, band hard-rock britannica fra le più importanti nel panomrama internazionale e certamente fra le più longeve formazioni che si ascrivono al mondo del rock, hanno accettato di collaborare ad uno spot di una nota marca di birra mettendo a disposizione uno dei loro più grandi successi.
Si tratta del brano "Ace of Spades", brano che da anche il titolo al loro album più fortunato uscito nel 1980 e che è stato scelto dalla Kronenbourg 1664 per il suo nuovo spot pubblicitario.

Nel video, oltre alla canzone, saranno presenti anche i tre rockers del Regno Unito intenti a gustarsi una bionda - dato che si parla di Motörhead, è bene specificare che si tratta di birra - in un bar di Los Angeles che ricorda molto le atmosfere dei bistrot francesi.

In effetti non si tratta di una strategia commerciale balzana se si considera che il leader storico dei Motörhead, il bassista e cantante Ian Fraser "Lemmy" Kilmister, tra un paio di mesi ragginugerà i 65 anni.
Nonostante la presenza della "band più rumorosa del mondo" (qualità che è divenuta uno dei maggiori vanti dei Motorhead) il pezzo che farà da sfondo allo spot verrà riprodotto a velocità dimezzata: "Ace of Spades" avrà dunque l'andamento ritmico di un blues per enfatizzare lo slogan della pubblicità "Slow down the pace", ed anche il trio di musicisti amanti della velocità e della vita spericolata sarà ripreso in atteggiamento disteso e rilassato.

Un nuovo pub a Praga per gustare tutte le birre artigianali della Repubblica Ceca

Sembra che gli abitanti della Repubblica Ceca siano i più grandi consumatori di birra del mondo, sarà perchè qui la tradizione della birra è antichissima, infatti le corpose birre di questo paese sono molto famose. E’ vero però che nei pub praghesi fino ad ora non era possibile assaggiare tutte le tipologie di birra che il paese offre; il Prague Beer Museum è il nuovo pub aperto lo scorso 10 settembre in Dlouha 46 a due passi da piazza della Città Vecchia, che offre la più grande selezione di birre artigianali di Praga, con ben 30 spillatori.

Nel locale si possono gustare, oltre ai normali drinks, i cocktail a base di birra, e tutte le birre artigianali prodotte dai micro, piccoli e medi birrifici del paese, oltre alle birre aromatizzate, le IPA (Indian Pale Ale) e le English Pale Ale (la tipica birra in bottiglia dal forte sapore di malto).

Afferma Se Padilla, il proprietario del Prague Beer Museum, di origine californiana, che la Repubblica Ceca vanta delle ottime birre, si tratta solo di trovare un posto che le proponga, detto e fatto.

Il vescovo entra al pub

Una serata davvero inusuale per i giovani di Lendinara (Rovigo). Nientemeno che il vescovo, Lucio Soravito de Franceschi, ha varcato la porta di ingresso del pub "Rifrullo" per confondersi con i giovani avventori e dialogare con loro. Le cronache non rivelano, per la verità, se l'alto prelato abbia anche brindato insieme con i ragazzi bevendosi un boccale di "rossa" o di "weissbeer". Il conviviale entusiasmo che ha caratterizzato l'atipica serata nel pub, una volta svanito il clima di stupore motivato da un evento decisamente inatteso, non ha evidenziato alcuna distonia, dunque tra birra e acqua santa a testimonianza che il diavolo non abita nei pub.

Birra al bar? No, social network

I social network aiutano a rimanere in contatto con persone vicine e lontane, ma riducono gli incontri reali con i propri amici.Questo quanto dice una ricerca di Harris Interactive svolta su 2.258 adulti durante i primi giorni di settembre.

Il sondaggio ha evidenziato come il 57% del campione si senta più vicino ai propri conoscenti che in passato, ma anche come il 58% interagisca difficilmente di persona o individualmente con i propri amici, impigrito da Facebook & co. I patiti delle ‘relazioni’ via web sono i giovani tra i 18 e i 34 anni, che nel 63% dei casi affermano di sentirsi più vicini a famigliari e amici tramite chate e bacheche delle diverse community.

Significativo, comunque, come l’87% degli intervistati abbia affermato di utilizzare i social media.

Scozia batte Germania: Sink the Bismarck (Affonda la Bismarck) è la birra più forte del mondo

Dopo che un birrificio tedesco, Schorschbräu, ha annunciato al mondo che di essere riuscito a produrre la birra più forte al mondo, la Schorschbock 31, non c'è voluto molto prima che gli scozzesi decidessero di passare al contrattacco. 

La guerra della birra è iniziata lo scorso novembre, quando la scozzese Brew Dog lanciò una birra a 32 gradi, chiamata Tactical Nuclear Penguin, mettendo sul mercato la nuova birra più forte del mondo.

A quel punto, i tedeschi hanno lanciato la Schorschbock 40, arrivando alla incredibile gradazione alcolica di 40 gradi! 

Ma ecco che gli scozzesi, feriti nell'orgoglio, sono riusciti a superare loro stessi, lanciando la "Sink The Bismarck" (affonda la Bismark). Con la sua gradazione di 41 gradi alcolici, gli scozzesi si sono di nuovo aggiudicati il primato. Il costo della birra in questione, non è proprio popolare, viene venduta, infatti, all'esorbitante cifra di 40 sterline alla bottiglia (di 330 ml), esclusivamente online. 

Il lancio della birra è stato accompagnato dalla diffusione di un divertente filmato, in cui gli scozzesi della Brew Dog si divertono a prendere in giro i loro rivali tedeschi...

In una birra il luppolo di cinque continenti

Il Birrificio Artigianale La Buttiga di Piacenza compie due anni e per festeggiare l’evento ha creato una birra da sogno… la "Sognodoro". Una birra intensa, guidata dai suoi 5 luppoli sia al naso che in bocca. Un viaggio che ha inizio in America con ricordi agrumati di mandarino per arrivare a toni più europei terrosi ed erbacei. Si attraversa l’Atlantico accompagnati anche da una speziatura leggera ma avvertibile proveniente dal mediterraneo orientale. Un meritato momento di relax per concedersi un lungo viaggio sensoriale”. “Sognodoro” è la nuova birra che, per la prima volta in Italia, nasce dalla collaborazione tra un birrificio artigianale, La Buttiga, ed il direttore di un blog sul mondo birrario, Luca Delindati di Birrophilia.com. Da sogno anche la creazione dell’esclusiva ricetta, viaggiando con la fantasia ed il gusto tra i vari continenti (infatti usati ben 5 luppoli provenienti da nazioni diverse ed una spezia dall’oriente).

Birra alla castagna sull'Isola d'Elba

Pensi all'Elba e ti vengono in mente il mare e i bagni estivi. Eppure anche in autunno l'isola tocana ha molto da offrire a cominciare dai piaceri del palato. Il 31 ottobre Poggio, nel comune di Marciana, attende la 29esima edizione della Castagnata, la sagra della castagna. La manifestazione si svolge nella Piazza del Castagneto, lì sarà possibile gustare specialità della tradizione elbana, come il pane di farina di castagne, il castagnaccio, i formaggi alle castagne, le torte e le polente oltre alla famosa birra di castagne, simile alla corsa "Pietra".

Le peggiori birre del mondo

Se vi state preparando a un weekend a base di pizza e birra guardando la partita, ricordate di evitare certi tipi di ‘bionde’. RateBeer.com, il sito che raccoglie le recensioni dei bevitori da tutto il mondo, ha fatto una classifica delle peggiori al mondo.

Al numero 1, la Olde English 800, una birra molto alcolica e amara, con un punteggio di 0,96. Seguono le due americane Natural Light e la Natural Light Ice a pari merito con 1,03 punti. Della stessa ditta, la Anheuser-Busch, c’è anche la Budweiser Light alla 12esima posizione (1,16). Tra le meno peggio la Colt Ice, della Miller, al 50esimo posto con un punteggio di 1,36.

Secondo gli utenti di RateBeer, da non perdere sono invece la Westvleteren 12, una birra belga d’abbazia e la svedese Närke Kaggen Stormaktsporter, entrambe con 4,48 punti. Medaglia di bronzo all’americana Three Floyds Oak Aged Dark Lord Russian Imperial Stout (4,41), un nome, un programma.

In Tribunale per un bagno di troppo l'erede della Guinness

NEW YORK, 21 ottobre 2010 – “Fermatela prima della prossima doccia”. I vicini sono esasperati, e così Daphne Guinness, erede dell'impero della birra irlandese, è finita davanti al tribunale di Manhattan per un bagno di troppo. Dopo che il loro appartamento milionario accanto al Metropolitan Museum è stato allagato 4 volte nell'ultimo anno, Karim Samii e la moglie Tina, hanno chiesto al giudice di vietare all'ereditiera l'uso della stanza da bagno.

La Guinness, musa dello stilista Alexander Mc Queen e del fotografo David La Chapelle, ha acquistato l'appartamento sulla Fifth Avenue da 15 milioni di dollari nel 2008, e da allora ha reso impossibile la vita dei Samii, che vivono al piano inferiore.  I vicini hanno chiesto al giudice un milione di dollari di risarcimento per i lavori di restauro e per “lo stress continuo a cui siamo sottoposti”, hanno detto in tribunale. Dall'Inghilterra, dove trascorre gran parte dell'anno, l'ereditiera dai capelli bianchi e neri non ha voluto commentare, liquidando i giornalisti con un laconico “sono faccende personali”.

Napoli: niente birra agli hooligans (e a tutti gli altri...)

Napoli, 20 ottobre - Niente birra per accompagnare una Margherita per chi oggi ha in mente di recarsi in una pizzeria del centro storico. Dovrà rinunciare al bicchiere di vino anche chi prevede di pranzare o cenare in uno dei ristoranti del Lungomare. Stessa sorte per chi vorrebbe sorseggiare un drink in un bar del salotto buono della città. La prefettura, in occasione del match Napoli-Liverpool ha deciso di lasciare i tifosi inglesi "a secco" per scongiurare qualsiasi tipo di incidente ed evitare una nuova "Italia-Serbia". E con loro anche tutti i napoletani e gli altri turisti, anche quelli che non hanno nulla a che fare con i "Reds" e non hanno alcuna voglia di andare a vedere il match fissato alle 19 allo stadio San Paolo.

Nuovo codice della strada, regole più severe per i Tir

Niente birra né digestivo per gli autotrasportatori. Il divieto assoluto di bere alcolici è uno dei nuovi provvedimenti contenuti nel nuovo codice della strada. Infatti gli autisti dovranno avere un tasso alcolemico pari allo zero per non incorrere, oltre che nella sospensione della patente, anche nel licenziamento per giusta causa, se dipendenti.

IN CINA SCOPERTO UN CERVO “BIRROFILO”

Ama la birra e la succhia direttamente dalla bottiglia, come fosse latte da un biberon! 

A Weihai nella provincia di Shandong in Cina, c’è un cervo che ogni giorno beve due bottiglie di birra, ne è felicissimo e sta benissimo. Della serie incredibile, ma vero: il proprietario di una fattoria, quasi un anno e mezzo fa ha visto un cervo saltare la staccionata per prendere una bottiglia di birra lasciata sul  tavolo. Non solo, ma si è accorto che l’animale  poteva bere birra direttamente dalla bottiglia proprio come fa un bambino con un biberon: di fronte all’incredulità di tutti il giovane ha scattato le prime foto che hanno fatto il giro del mondo! La “bionda” dunque, sembra irresistibile non solo per gli uomini, ma anche per questi nobili animali dalle belle corna ramificate. 

Una birra in oro 24 carati

La birra in oro 24 carati è un’esclusiva bevanda progettata e prodotta dall’azienda Brasserie du Pays Fleming in collaborazione con SAS-Beers, la quale ha fornito l’oro 24 carati commestibile.

Si tratta di una bevanda all’insegna del lusso più raffinato ed esclusivo.

La birra in oro 24 carati si presenta agli occhi con abbondante schiuma bianca cremosa sulla quale appaiono dei fiocchi in oro che donano tanta luminosità, oltre che una spiccata brillantezza. Questa prestigiosa bevanda inoltre, non ha presenti OGM (Organismi Geneticamente Modificati) al suo interno e si presenta con un tasso alcolico del 9% vol.

Per acquistare una bottiglia da un litro di birra in oro 24 carati occorrono circa 50 euro.

Assalto al camion della birra: colpo da 150mila euro

BRINDISI – Se l’è vista brutta Vincenzo T., il camionista brindisino di 53 anni, che nella mattinata di ieri si trovava nei pressi dell’aeroporto di Vibo Valentia in Calabria per consegnare un carico di birre per conto di una ditta pugliese: mentre era in attesa vicino al deposito dove doveva lasciare la merce è stato bloccato da tre individui armati di pistola che dopo averlo fatto salire su un’auto gli hanno sottratto l’autotreno con tutto il carico. Un colpo del valore di centocinquantamila euro.  I tre si sono dileguati senza lasciare traccia, al camionista non è rimasto altro che richiedere l’intervento dei carabinieri ed esporre regolare denuncia. La città è stata presidiata da pattuglie di polizia e carabinieri ma il carico non è stato trovato.  Vincenzo T. ha raccontato ai carabinieri quanto gli era accaduto cercando di ricordare e riferire tutti particolari che potevano risultare utili per le ricerche dei tre rapinatori.  Per lui la paura è stata tanta.

Ha raccontato che mentre era in sosta nella zona Aeroporto in attesa di consegnare il carico di birre gli si è avvicinato un uomo. Aveva il volto scoperto e sembrava volesse chiedere informazioni. Il camionista non ha esitato ad aprire lo sportello per cercare di rendersi utile ed esaudire, per quello che poteva, le richieste del suo interlocutore. 

USA: STARBUCKS SI REINVENTA PUNTANDO SU VINI E BIRRE

New York - La catena di coffee shop Starbucks potrebbe presto iniziare a servire anche vino e birra. Con un'atmosfera piu' intima, un design piu' caldo e un'offerta di alcol e formaggi locali, Starbucks intende offrire un servizio piu' vicino al cliente e piu' redditizio per gli azionisti. Alcuni professori interpellati da USA Today sono scettici sull'iniziativa, che rischia di svalutare il brand. Il primo dei nuovi locali aprira' a Seattle.

Da azienda agricola a birrificio: un decreto ministeriale dà il via alla rivoluzione

È ufficiale: da oggi anche la birra potrà essere classificata come prodotto agricolo, purché realizzata ovviamente in un’azienda agricola con cereali coltivati dalla stessa azienda. È quanto ha stabilito il nuovo decreto ministeriale 212/2010, che permette alle aziende agricole produttrici della  materia prima – orzo e, in misura minore, anche mais - di creare una malteria o un birrificio aziendale e di considerare la produzione di questa bevanda attività agricole connesse e quindi soggette a tassazione più vantaggiosa, calcolata sulla base del reddito agrario.

Mancini: "Più bionde, meno bionda"

La pinta dopo la partita, si sa, è un appuntamento fisso per i calciatori inglesi. Serve a festeggiare in caso di vittoria o rilassarsi in caso di sconfitta. Insomma, si trova sempre un motivo per farsene una. Lo ha scoperto anche Roberto Mancini, da un anno scarso sulla panchina del Manchester City. “Noi non abbiamo questa cultura in Italia. Piuttosto che andare ad ubriacarsi – ha detto l’allenatore del City – preferirei che andassero a donne. Già nella mia prima esperienza al Leicester ricordo che dopo gli allenamenti e dopo le partite la birra scorreva a fiumi. Quando sei giovane pensi di poter fare ciò che vuoi, e a vent’anni forse è anche così, ma quando l’età avanza, diventa più difficile e certe cose le paghi”.

Liceo occupato: una 15enne s'ubriaca e sviene

Sviene durante una festa nella scuola occupata a causa di una forte intossicazione da alcol. E' successo sabato notte al liceo psico-pedagogico Capponi di Firenze: la studentessa, quindicenne, ha perso i sensi ed è stata portata in ospedale, per poi essere dimessa dopo alcune ore.

La ragazzina aveva passato la serata col fidanzato in alcuni locali del centro. Intorno a mezzanotte è poi tornata a scuola, dove era in corso la festa di fine occupazione. Alcuni testimoni hanno detto che all'interno del liceo la ragazza non ha continuato a bere. Nei locali dell'istituto occupato, la digos ha rinvenuto vuoti di birra, ma non superalcolici.

Dopo l'episodio l'occupazione del Capponi, che avrebbe dovuto concludersi domenica sera, è terminata in anticipo, domenica mattina. Scagionata la birra, gli accertamenti proseguono per stabilire se qualche locale abbia servito superalcolici alla minorenne.

Una birra dedicata a Sigmund Freud

Piíbor, tranquilla cittadina ceca nella zona mineraria al confine con la Polonia, un centinaio di chilometri da Auschwitz, sta diventando il posto più freudiano del mondo: la piazza principale è stata ribattezzata piazza Freud, c'è un memoriale Freud, un hotel e pub Freud e naturalmente una birra Freud. 

Davanti alla casa dove venne al mondo il padre della psicoanalisi, in via Zámecnicka, i turisti si sdraiano per una foto ricordo su un lettino-monumento in bronzo per una seduta-souvenir.

Nella casa si trova il museo Freud, inaugurato nel 2006, per il 150esimo anniversario della nascita. La biglietteria vende la Freudovka, liquore alle erbe, penne, tazze e t-shirt con la faccia di Freud. E sigari di Freud ma al cioccolato. Un culto quasi pari a quello di padre Pio a San Giovanni Rotondo, non fosse che qui è dovuto a ragioni turistiche e al desiderio di rimediare al lungo oblio imposto da Mosca.

Questa graziosa cittadina è lontana da Parigi e l'aver dato i natali a Freud non era occasione da lasciarsi scappare. Oggi l'antica attività estrattiva del carbone è caduta in disgrazia e anche il lavoro di scavo della psiche è passato un po' di moda, ma i cechi se ne riappropriano, celebrandolo con ricaduta turistica. Il libro degli ospiti del museo porta firme di tutto il mondo, da Israele al Giappone, oltre a quella inaugurale del presidente Václav Klaus, datata 27 maggio 2006. Non manca una comitiva italiana: del Veneto, per l'esattezza. Si trova in viaggio in Slesia e ha fatto tappa qui perché una ragazza del gruppo si è iscritta a psicologia a Padova, una delle prime università italiane a dedicare a questa disciplina un corso di laurea.